NIDI, RECORD UMBRIA: ACCOLTI UN BIMBO SU TRE
LA PRIMA REGIONE IN ITALIA, SEGUITA DA EMILIA-ROMAGNA E TOSCANA.
(DIRE - Notiziario Minori) Perugia, 25 gen. - L'Umbria e' la
prima regione italiana per accoglienza nella scuola per i bambini
da 0 a 3 anni. E' il dato emerso da un'indagine dell'Istituto
degli Innocenti di Firenze, svolta per conto del Dipartimento
politiche per la famiglia della Presidenza del Consiglio. La
regione e' la prima in Italia con il 27,5% dei bambini inseriti
nel sistema integrato dei servizi, seguita da Emilia-Romagna
(26,7%) e Toscana (25,5%).
"I dati del rapporto- dichiara Maria Prodi, assessore
regionale all'Istruzione- si riferiscono al 31 dicembre del 2008
ma per l'Umbria gia' ad oggi i risultati sono ancora piu'
avanzati: i dati del registro regionale dei servizi mostrano
7.288 posti per i bambini nel sistema integrato dei servizi
all'infanzia, e rispetto ai circa 24 mila bambini in fascia di
eta' 3-36 mesi significa che gia' il dato del 27,6% e' aumentato
a fine 2009 al 29,9%".
A questi dati si deve aggiungere un altro numero
significativo, ovvero il 7% di bambini della classe dei 2 anni
che frequenta, negli ultimi mesi, una scuola dell'infanzia. "Non
si tratta solo di numeri- prosegue Maria Prodi- ma di un
obiettivo ambizioso che abbiamo raggiunto con un anno di
anticipo: in totale abbiamo una copertura del 36,9% che e' molto
piu' alta di quanto l'Europa ci chiedeva di raggiungere entro la
fine del 2010, ovvero il 33%". "In Umbria possiamo gia' dire-
conclude l'assessore- che un bambino su 3 e' nei servizi, e mi
auguro che con gli ultimi servizi che stiamo finanziando, a fine
2010 saremo al 40% dei bambini di questa fascia di eta' inseriti
nelle strutture".
"Si tratta dei frutti del lavoro svolto nei 5 anni di
legislatura a partire dall'approvazione della legge 30 del 2005
sul sistema integrato dei servizi all'infanzia- aggiunge Maria
Rita Lorenzetti, Governatrice della regione- In questi 5 anni
abbiamo erogato piu' risorse ai servizi, nonostante i pesanti
tagli operati dal governo. Basti pensare che gia' nell'ultimo
assestamento di bilancio abbiamo stanziato circa 1 milione di
euro per i servizi pubblici e privati oltre ai normali
finanziamenti per i nidi comunali (2 milioni di euro), abbiamo
creato regole che garantiscono la sicurezza dei bambini e delle
famiglie, abbiamo aiutato le famiglie nel sostenere le spese per
l'accesso ai nidi". "I nidi sono una risorsa fondamentale per lo
sviluppo della societa' regionale- conclude Lorenzetti- non sono
solo un'esperienza educativa e di socializzazione per i bambini,
sono uno strumento di conciliazione tra vita familiare e
lavorativa essenziale per lo sviluppo dell'occupazione femminile".
(Wel/ Dire)
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