I PROFESSORI DEVONO ESSERE I PRIMI A RISPETTARE LE REGOLE.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 25 gen. - La scuola ha il dovere
di educare alla legalita'. Lo ricorda Giorgio Rembado, presidente
dell'Anp, l'Associazione nazionale dei presidi, giovedi' scorso,
nel giorno in cui il ministro dell'Istruzione, Mariastella
Gelmini, e il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, si
sono recati in una scuola a Reggio Calabria per parlare con i
giovani di questi temi.
"La scuola deve essere il luogo in cui si apprende e si assume
la consapevolezza della cultura della legalita'- continua
Rembado, parlando con la Dire- Il problema, poi, e' la
difficolta' di perseguirla con il massimo di coerenza possibile".
Insomma i professori devono essere i primi a dare l'esempio, ma
non e' sempre facile. "Ci vuole molta coerenza- ricorda il capo
dei presidi- non bisogna venire a patti con la trasgressione
delle regole". Anche le piu' piccole. Altrimenti "non si
ottempererebbe al dovere della legalita', ma si darebbero
messaggi ambigui e contraddittori. I docenti hanno un ruolo
chiave". Per esempio i docenti devono rispettare per primi e far
rispettare il "divieto di fumo nell'ambito della scuola", ma
anche impedire "di bloccare le attivita' scolastiche attraverso
occupazioni".
Quanto alla visita odierna del Capo dello Stato in una scuola
Rembado parla di "segno importante. Napolitano e' il simbolo
dell'unita' della nazione e' la figura che piu' di ogni altra
rappresenta la legalita'. La sua presenza e' un segno di
attenzione delle istituzioni nei confronti del mondo
dell'istruzione".
(Wel/ Dire)