(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 25 gen. - "E'intenzione del
Governo procedere nei tempi piu' brevi possibili alla definizione
del Piano nazionale": cosi' ha assicurato venerdi' scorso il
sottosegretario Giovanardi, in una nota inviata al presidente
dell'Unicef Italia, Spadafora, in occasione dell'incontro
pubblico "Batti il cinque! Le priorita' per il Piano nazionale di
azione infanzia e adolescenza". "Si e' scelto- spiega ancora il
sottosegretario- di anticipare a questa fase il confronto con le
Amministrazioni centrali e dunque, se pure dovesse verificarsi un
qualche lieve ritardo rispetto al termine annunciato di fine
gennaio, questa preliminare consultazione avra' poi l'effetto di
rendere piu' spedito l'iter successivo del Piano". Giovanardi
assicura inoltre che, "nel rispetto delle compatibilita'
economiche e della coerenza con gli indirizzi governativi, il
Governo terra' conto di quanto scaturito dal lavoro
dell'Osservatorio nazionale e del dibattito svolto alla
Conferenza di Napoli".
La stessa rassicurazione arriva dal sottosegretario Roccella,
che in una nota rinnova il suo "impegno affinche' venga ultimato
il Piano nazionale d'azione per l'infanzia e l'adolescenza, i cui
punti fondamentali sono stati definiti durante la conferenza di
Napoli dello scorso novembre. Il Piano- si legge ancora nella
nota- a cui stiamo lavorando partendo dal testo predisposto
dall'Osservatorio, terra' conto degli arricchimenti emersi sia
dal dibattito nato all'interno dell'Osservatorio stesso, sia da
quello sviluppatosi durante la conferenza". "Faremo in modo -
conclude la Roccella- di completare il lavoro nei tempi
preannunciati durante l'incontro a Napoli".
Ma il raggruppamento "Batti il cinque", nato dopo la
conferenza di Napoli proprio per tener alta l'attenzione rispetto
alle revisioni che i sottoministri Roccella e Giovanardi avevano
annunciato rispetto alla bozza del Piano presentato, continuera'
a tener il fiato sul collo del Governo. "Il Piano manca da cinque
anni- ha ricordato il presidente di Unicef Italia, Spadafora- ed
e' ora che il governo lo consideri una priorita' e gli assegni le
risorse necessarie. Se lo slittamento dei tempi deve esserci, che
sia dunque davvero breve".
Cio' che maggiormente preoccupa le associazioni che fanno
parte del coordinamento (e che oggi sono oltre 50) e' che "siano
persi per strada alcuni contenuti importanti della nostra
proposta- ha detto Lucio Babolin, presidente del Cnca- Primo fra
tutti il tema della partecipazione dei bambini e dei ragazzi ai
percorsi che li riguardano. Chiediamo che siano allocate le
risorse necessarie e che si crei una sinergia tra governo
centrale e autonomie locali, su cui sia garante la Commissione
parlamentare infanzia".
(Wel/ Dire)