(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 25 gen. - Nell'ambito della
rubrica curata dall'Associazione nazionale presidi (Anp) per il
notiziario 'Dire Minori', pubblichiamo un articolo di Patrizia
Patrizi (Dirigente scolastico) e Doriana Corsini (docente
referente), dell'Istituto comprensivo 'Mariangela Virgili' di
Ronciglione (Vt), sul progetto 'Se lavoriamo insieme... cresco
anch'io'.
DESTINATARI DEL PROGETTO
1^, 2^, 3^ classi,dove sono inseriti i ragazzi diversamente abili
della scuola secondaria di primo grado
ANALISI DEI BISOGNI CHE MOTIVANO IL PROGETTO
-Forte presenza di alunni H nella scuola secondaria di primo
grado.
-Fascia di eta' in cui le emozioni sono amplificate e difficili
da gestire.
-Desiderio di sperimentare strategie didattiche innovative.
FINALITÀ
-Consentire il recupero degli allievi con svantaggio
socio-affettivo, con ritardo dell'apprendimento e in situazione
di handicap.
-Coinvolgere pienamente tutti gli studenti facendogli
incrementare la loro motivazione intrinseca all'apprendimento e
facendogli sviluppare processi e strategie meta cognitivi.
-Creare un clima di classe accogliente e produttivo che porti
all'innalzamento dell'autostima e migliori l'autoefficacia di
ciascun alunno, nel rispetto delle diversita'.
-Contribuire alla determinazione dello spirito di squadra nella
classe rafforzando i legami di amicizia e di solidarieta'.
-Formare futuri cittadini democratici e responsabili.
OBIETTIVI (elementi del curricolo verticale, tutte e tre le
classi del curricolo)
Modificazione graduale della metodologia di classe da
individualistica o competitiva a cooperativa.
Rimozione delle difficolta' di gestione e funzionamento della
classe, mediante la creazione di un clima di classe positivo
basato sull'educazione delle abilita' sociali, l'elaborazione
condivisa di regole e comportamenti, la responsabilita'
individuale e di gruppo, la compartecipazione al processo
d'apprendimento:
a) Attribuzione di ruoli e funzioni gratificanti ad ogni
componente della classe, condividendo il percorso d'apprendimento
previsto nell'intero anno scolastico, compreso il ruolo e le
funzioni del docente (docente mediatore e facilitatore dei
processi di gruppo).
b) Evidenza e riconoscimento del lavoro svolto sia in gruppo che
individualmente, sulla base dell'analisi degli stili cognitivi
sia del discente che del docente e la preparazione di appositi
materiali strutturati.
C) Attivazione di un processo di costruzione della conoscenza in
gruppo cooperativo, mediante l'uso congiunto di abilita' sociali
e cognitive.
D) Attivazione di conoscenze e soprattutto competenze relative
all'apprendimento di gruppo cooperativo, sollecitando modalita'
di autovalutazione a livello sia individuale che di gruppo.
E) Sviluppo della motivazione intrinseca all'apprendimento e alla
risoluzione del compito, attraverso attivita' cooperative in cui
l'alunno e' attore del processo d'apprendimento.
Modifica degli stili d'insegnamento/apprendimento
precedentemente conosciuti ed usati.
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Il 'Progetto' interessa una rete tra l l'Istituto Comprensivo di
Ronciglione, l'Asl e il Comune di Ronciglione. L'inizio e'
previsto nel novembre 2009 e nella sua prima fase si concludera'
nel giugno 2010; Le classi chiamate alla sperimentazione sono le
seconde e le terze classi della scuola Secondaria di Primo Grado.
Saranno coinvolti i genitori delle singoli classi con incontri di
informazione - dialogo: tutti hanno espresso parere favorevole e
riconosciuto l'utilita' educativa dell'iniziativa da
intraprendere.
Per la realizzazione del 'Progetto' si svolgeranno i corsi
d'aggiornamento per i docenti nel periodo di settembre- ottobre
sul metodo COOPERATIVO.
'GIORNATE DI FORMAZIONE' per alunni/e genitori; incontri di
collaborazione con l'ASL di Vetralla, con l'Assistente Sociale, i
Carabinieri e i ragazzi delle classi coinvolte della scuola
Secondaria di Primo Grado per essere informati dei problemi
giuridici che incontrano con un comportamento da bulli.
In breve si possono individuare cinque parti fondamentali:
1. CHE COSA SONO LE PREPOTENZE: strumenti per valutare la
presenza del fenomeno.
2. L'APPROCCIO CURRICULARE: stimoli letterari, attivita' di
role-playing (gioco di ruolo), stimoli audio-visivi,
consapevolezza e controllo delle emozioni.
3. MODELLI DI SUPPORTO TRA COETANEI, obiettivi generali:
a. promuovere una cultura di rispetto e solidarieta';
b. ridurre il fenomeno delle prepotenze, del disagio, delle
prevaricazioni, delle aggressivita', sia tra alunni/e e sia tra
insegnanti ed alunni/e.
4. IL MODELLO DELL'OPERATORE AMICO: fase preliminare, scelta
degli operatori, training comunicativo-relazionale, intervento
nella classe.
5. LA MEDIAZIONE DEI CONFLITTI: fasi della mediazione, training
supplementare per la mediazione, registro della mediazione.
Il 'Progetto' si prefigge di estendere l'applicazione del modello
di 'Operatore Amico' alle altre classi, prime della secondaria di
primo grado.
Infine il Progetto si salda in modo coerente e organico con i 3
progetti che avvieremo durante l'anno:
SPORTELLO SPAZIO - ASCOLTO, ACCOGLIENZA SCOLASTICA, APPRENDIMENTO
COOPERATIVO.
METODOLOGIA: Interdipendenza positiva.
La creazione del clima cooperativo: Emozioni, identita'; regole,
incarichi, ruoli.
Le abilita' sociali: definizione, formazione e osservazione.
La formazione dei gruppi di lavoro cooperativo: eterogeneita' e
ruoli.
Tecniche di lavoro cooperativo: Stad e Jigsaw.
Il piano della lezione cooperativa. Lavori in gruppo.
Aula con banchi disposti in postazioni di 4 faccia a faccia
Lavagna multimediale, TV e videoregistratore d. Operatore con
videocamera e videoproiettore
Distribuzione di materiali didattici sotto forma di dispensa.
IDENTIFICAZIONE DELLE TEMATICHE SPECIFICHE
La scuola e' proprio una delle agenzie che piu' possono
collaborare alla prevenzione del disagio psichico e alla salute
mentale, realizzando una funzione educativa che contribuisce
quindi alla prevenzione primaria; contribuisce inoltre alla
prevenzione secondaria, in quanto puo' svolgere azioni vicarianti
o correttive di carenze ed errori pedagogici familiari.
La ricerca di nuovi equilibri nel rapporto io-altri puo' avviarsi
in varie direzioni che sono sostenute in ultima analisi
dall'aggressivita'. Essa e' spinta all'autoaffermazione ed
energia motrice per un'evoluzione maturativa, ma puo' assumere
anche manifestazioni impulsive e poco controllate, quindi
afinalistiche o eterolesive. Troviamo, quindi, atteggiamenti di
inibizione, nella relazione con l'adulto e coi compagni, fino a
comportamenti di aperto rifiuto come il pianto o la chiusura,
fobie, somatizzazioni, indicatori che consentono ad insegnanti,
genitori ed esperti di cogliere il disagio.
Il disadattamento scolastico che consiste essenzialmente nella
difficolta' dell' alunno a realizzare una positiva interazione
con la scuola per l'intervento di condizioni psicologiche
sfavorevoli, puo' essere considerato come il risultato della
mancanza, o del progressivo venir meno della scuola, a promuovere
la maturazione personale di ciascun alunno; l'alunno tende a
progettarsi, e si realizza solo quando le persone con cui avviene
una relazione lo aiutano a mutare e a percepire il proprio
vissuto e la realta' scolastica, senza eccessivi contrasti.
La scuola dovrebbe presentarsi come un fattore primario
intenzionalmente finalizzato alla educazione degli alunni in
difficolta', attraverso una concreta e armonica programmazione
della attivita' didattica.
Cio' significa porsi in relazione con il disadattato senza
consce o inconsce previsioni del suo fallimento. L'alunno in
difficolta' percepisce e vive la dicotomia tra vita e scuola
soprattutto nell'impossibilita' a rispondere alle nuove richieste
e nella percezione frustrante della vita scolastica. La
sollecitazione all' impegno e all'interesse in un clima di
pedagogia relazionale e' il fattore fondamentale per tendere ad
una educazione tesa ad eliminare il concetto di disadattamento
scolastico.
PRINCIPALI ATTIVITA' PREVISTE PER IL CORRENTE ANNO
Costruzione dei saperi disciplinari con il metodo della
ricerca-azione,apprendimento cooperativo.
TEMPI DI SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA'
Progetto annuale. Le attivita' specifiche inizieranno nel mese di
novembre (alla fine del periodo di inserimento e accoglienza) e
si protrarranno fino al mese di maggio.
MODALITA' DI SVOLGIMENTO (procedura e metodo)
Le attivita' relative verranno condotte in gruppi omogenei
d'eta', prevalentemente di mattina, in orario di compresenza
delle insegnanti.
RICADUTA PREVISTA ALLA CONCLUSIONE DEL PROGETTO
Sviluppo di tutte le capacita' di comprensione e di analisi della
realta' personale e interpersonale di azione modifica delle
azioni negative,dipendenti dalle emozioni.
PRODOTTI
Rappresentazioni individuali e collettive, registrazioni di dati
e fenomeni, invenzioni di storie, CD drammatizzazioni.
RISORSE PROFESSIONALI DA UTILIZZARE
Tutte le insegnanti di sostegno.
5 insegnanti curricolari
3 Assistenti EE.LL.
3 personale ATA
ISTITUZIONI ED ENTI COINVOLTI
Docenti formatori, Neurospichiatri, Psicopedagogisti, Psicologi,
Rappresentanti Associazioni Volontariato, Ente: Irase
Amministrazione Comunale, Asl Vetralla.
MODALITA' E STRUMENTI DI VALUTAZIONE DEI RISULTATI
Valutazione di processo:
- Osservazione degli alunni nei lavori di gruppo e individuali.
- Autovalutazione e valutazioni periodiche.
- Costruzione di verifiche intermedie e finali relative agli
ambiti disciplinari coinvolti..
- Esame della documentazione raccolta.
- Verifiche intermedie e finali.
- Valutazioni formative e sommative.
Rispetto dei tempi previsti - rendicontazione periodica
bimestrale degli insegnanti - verifica di prodotto -
realizzazione di un cd o di una drammatizzazione finale.
Questionari iniziali, intermedi e finali da somministrare ai
docenti, agli alunni e alle famiglie.
Valutazione di progetto
Il progetto verra' considerato valido:
- Se dai questionari finali somministrati agli alunni risultera'
sensibilmente modificato il loro concetto del diverso visto come
qualcuno con cui interagire in modo positivo e costruttivo.
- Se la frequenza allo sportello d'ascolto sara' aumentata.
- Se la conflittualita' di classe, rilevata all'inizio del
progetto, identificata come una delle cause determinanti per il
rallentamento dell'attivita' didattica, risulta sensibilmente
ridotta alla fine del progetto, sulla base delle dichiarazioni
dei docenti coinvolti.
- Se il progetto verra' considerato concluso con successo potra'
essere proposto negli anni successivi agli altri ordini di
scuola.
Valutazione di prodotto:
il prodotto verra' considerato valido sulla base del gradimento
delle famiglie.
GRUPPO OPERATIVO: Docenti formatori (IRASE), insegnanti,
ragazzi, neuropsichiatra, psicologa, psicopedagogista, assistente
sociale, carabinieri, comune di appartenenza, rappresentanti
associazioni volontariato.
(Wel/ Dire)