ACCOLTELLATO IL PADRE. CASTELBIANCO: "ORA UN AIUTO PSICOLOGICO"
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 25 gen. - Colpisce il padre alla
gola con un coltello da cucina e poi con freddezza lava e ripone
l'arma nel cassetto. E' quanto accaduto ieri a Torino, dove un
ragazzino di 16 anni ha letteralmente sgozzato il padre a causa
di una banale discussione mentre giocavano alla playstation,
seduti sul divano di casa, col giovane che si riteneva ormai in
grado di gestire i videogiochi e il padre contrario all'utilizzo
di quelli violenti. Un gesto folle e inspiegabile. Una durezza
inaudita nei confronti del genitore. Ma cosa e' accaduto nella
mente del giovane lo chiediamo a Federico Bianchi di
Castelbianco, psicoterapeuta dell'eta' evolutiva e direttore
dell'Istituto di Ortonofologia a Roma.
"Tutto cio'- spiega- accade quando i valori sono esterni alla
famiglia e si crea una dipendenza da rapporti virtuali che, per
il ragazzo in quel momento, rappresentano l'unico mondo
percorribile". Secondo l'esperto, dunque, alla base c'e'
un'ossessione compulsiva, una sorta di "incapacita' di reggere
qualunque tipo di frustrazione" e in questo caso, prosegue
Bianchi di Castelbianco, "il ragazzo non ha accettato che
qualcuno regolasse quel momento della sua vita". Viceversa,
quando si e' visto "impedito, e' scattata la reazione abnorme di
rabbia e aggressivita' nei confronti di chi ha agito". Il
sedicenne di Torino, accusato di tentato omicidio, ora si trova
nel carcere minorile 'Ferrante Aporti', in attesa di giudizio o
di aiuto? "In questi casi occorre l'aiuto psicologico- conclude
l'esperto- per riequilibrare lo stato umorale instabile e portare
a compensazione, per far si che dia il giusto valore agli
elementi della sua vita e non sia vittima delle proprie
difficolta'".
(Wel/ Dire)