SCUOLA, SALASSO GITE: AUMENTANO TETTI DI SPESA E ASSENZE
LA CRISI SI FA SENTIRE, LE FAMIGLIE CHIEDONO UN AIUTO AI PRESIDI.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 25 gen. - La gita scolastica? E'
un salasso: si spendono fino a 800 euro a studente. Soprattutto
se la meta scelta, come e' capitato in un liceo di Napoli, il
Lucrezio Caro, sono le isole Canarie... Una decisione che ha
fatto scoppiare la rivolta degli studenti. Con la crisi, infatti,
le famiglie non possono piu' permettersi, come accadeva negli
scorsi anni, viaggi di istruzione troppo costosi. Ecco perche',
come raccontano i presidi all'agenzia Dire, in molti istituti
sono stati introdotti tetti massimi di spesa e scelte mete meno
costose. Nonostante tutto, comunque, aumentano le defezioni e i
genitori che chiedono al preside una mano per far partire i figli
e non lasciarli a casa.
Al liceo Righi di Bologna, uno dei piu' prestigiosi in citta',
fino a tre anni fa, spiega il dirigente Domenico Altamura, "la
progettualita' per i viaggi era enorme. Spendevamo oltre 290.000
euro per indennita' dei professori, aiuti alle famiglie e quanto
altro. Poi ci siamo dovuti ridimensionare, viste le ristrettezze
di bilancio e i tagli al personale. Ora siamo sotto i 100.000.
Comunque preparare un viaggio e' impegnativo: bisogna individuare
le agenzie, chiedere i preventivi, fare una gara. Inoltre se si
va all'estero bisogna pagare le indennita' di missione ai
professori, Per questo mandiamo in gita solo le quinte, alcune
quarte, mentre alcune seconde vanno in montagna per un progetto
sportivo". Al Righi e' stato anche introdotto un tetto massimo di
spesa che corrisponde a 450 euro.
"Nell'ultimo anno, poi- racconta sempre il preside- sono
aumentati di molto i ragazzi che chiedono un aiuto per partire.
L'anno scorso erano 5, quest'anno sono 35. Su oltre mille
studenti possono non sembrare molti, ma sono comunque numerosi.
La crisi c'e' e va detto".
Al liceo Fermi, sempre nella citta' delle due Torri, la
dirigenza ha deciso di "evitare mete troppo costose" e ci sono
"precisi limiti di spesa", spiega la preside Elviana Armati. In
media non si puo' andare oltre i 500 euro per le mete all'estero
e per piu' giorni di visita. "Per tutti i viaggi deve tenersi
conto dell'assoluta esigenza di contenere le spese per evitare un
eccessivo onere per le famiglie e per il bilancio della scuola",
si legge nel regolamento sulle visite di istruzione del Fermi.
Nel liceo c'e' anche una quota massima di giorni a disposizione
del biennio e del triennio per stare fuori: al biennio sono
quattro, al triennio tredici. Inoltre si puo' "effettuare un solo
viaggio in Europa o Paesi Esteri e soltanto nel triennio".
(Wel/ Dire)
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