(DIRE - Notiziario Minori) Modena, 19 gen. - Nasce a Modena
un'orchestra formata da ragazzi con disabilita', ma aperta a
chiunque voglia provare la musicoterapia. Si chiama Ologramma ed
e' il nuovo progetto del Centro europeo di musicoterapia (Cemu),
coronamento di quattro anni di lavoro nel campo. L'obiettivo?
"Fare della musica uno strumento di crescita per il singolo e
un'occasione di integrazione all'interno di un gruppo", spiega la
responsabile del centro Roberta Frison. Il progetto Ologramma
partira' il 25 gennaio, per creare un gruppo corale e orchestrale
permanente, che riunisca giovani e adolescenti con disabilita',
ma non solo.
Dell'orchestra faranno parte infatti anche alcuni studenti del
Liceo Sigonio di Modena, musicisti allievi dell'Istituto
Vecchi-Tonelli e operatori musicoterapeuti. Il primo spettacolo
e' previsto per giugno-luglio. Tra le particolarita'
dell'orchestra, ci sara' l'utilizzo di uno strumento chiamato
Soundbeam, in grado di trasformare in suoni i movimenti del
corpo, grazie a una tecnologia basata sugli ultrasuoni.
Ologramma rappresenta la prima esperienza stabile realizzata
dal Centro. Dalla sua fondazione, avvenuta nel 2006 grazie alla
collaborazione dell'Istituto Meme e dall'assessorato alle
Politiche giovanili del comune, il Cemu organizza laboratori di
musicoterapia nei contesti piu' diversi, ma si tratta normalmente
di cicli di incontri, esperienze limitate a un lasso di tempo
preciso. "Il gruppo corale e orchestrale rappresenta una novita'
importante, perche' nasce come progetto destinato a svilupparsi
nel tempo, coniugando l'aspetto della formazione musicale a
quello umano e relazionale- spiega Roberta Frison-. Non e'
escluso che in futuro possano esserci per i ragazzi degli sbocchi
di tipo professionale".
Il progetto Ologramma e' rivolto a preadolescenti, adolescenti
e giovani adulti con disabilita', e non sono richiesti requisiti
o competenze specifiche musicali. Ma l'intenzione e' quella di
creare un gruppo formato da disabili e non. "La musicoterapia si
rivolge potenzialmente a tutti - spiega la responsabile - e non
rimanda necessariamente a uno stato patologico. In realta' e' da
intendere come un prendersi cura della persona in generale, per
migliorarne le relazioni affettive e la capacita' di esprimere le
proprie emozioni". Ecco il perche' di un gruppo "misto". "Noi
apprendiamo sempre partendo dalle differenze: la modalita' mista
e' la piu' ricca e quella che attiva le potenzialita' maggiori
tra i soggetti coinvolti".
Gli incontri sono gratuiti e si svolgono con cadenza
settimanale il lunedi' dalle 15.30 alle 17.30 presso la sede del
Cemu. Per informazioni: http://cemu.istituto-meme.it/.
(Wel/ Dire)