ANP: "CIRCOLARE SU BILANCI AGGRAVA SITUAZIONE FINANZIARIA".
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 18 gen. - Lettera dei presidi al
ministero dell'Istruzione sui bilanci delle scuole. Nelle scorse
settimane e' arrivata ai dirigenti una circolare che indica come
fare i bilanci e assegna loro i fondi per il 2010. Troppo pochi
secondo i presidi che hanno preso carta e penna inviando una
missiva al ministro firmata da Giorgio Rembado, capo
dell'Associazione nazionale presidi (Anp).
"Pur apprezzando la decisione di comunicare alle scuole la
dotazione finanziaria ad inizio esercizio", dicono i presidi al
ministero, l'Anp non puo' non sottolineare che alcune indicazioni
contenute nella circolare "aggravano la situazione finanziaria
degli istituti, gia' di per se' pericolosamente precaria". In
particolare, preoccupa il fatto che una volte detratte dalla
dotazione annuale le risorse per i contratti integrativi, la
spesa per le pulizie, l'importo per gli esami a carico delle
classi terminali, "resta nella disponibilita' dell'istituto una
esigua differenza che dovrebbe coprire le spese per le supplenze
brevi e il fabbisogno per il funzionamento".
Dai primi calcoli effettuati e dai riscontri "con un campione
significativo di scuole- dice l'Anp- risulta che le risorse non
vincolate sono assolutamente inadeguate al punto che l'intera
disponibilita' in alcuni casi viene completamente assorbita dagli
impegni gia' assunti in materia di supplenza, lasciando scoperto
il secondo quadrimestre ed escludendo ogni disponibilita'
relativa al funzionamento didattico e amministrativo".
Inoltre "l'indicazione di collocare nell'aggregato 'Z -
disponibilita' da programmare' l'intero ammontare dell'avanzo di
amministrazione determinato da residui attivi ascrivibili a
mancati trasferimenti dal Miur, avra' l'effetto di mandare in
grave disavanzo di amministrazione tutti gli istituti che per
fare fronte obbligatoriamente all'esigenza di assicurare la
copertura delle assenze del personale hanno fatto ricorso alla
disponibilita' di cassa, e quindi ad altri cespiti di entrata".
Su quest'ultimo punto l'An sollecita il ministero: deve decidere
che fare con i debiti che lo Stato ha con le scuole.
(Wel/ Dire)