RICERCA LABORATORIO ONCOLOGIA MOLECOLARE 'SAPIENZA' DI ROMA.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 18 gen. - Il medulloblastoma, il
piu' frequente dei tumori della fossa cranica posteriore nel
bambino, oggi potrebbe essere sconfitto. Secondo un'e'quipe
medica del laboratorio di oncologia molecolare dell'Universita'
"La Sapienza" di Roma, infatti, una delle cause piu' ricorrenti
di questo tipo di tumore e' l'aumento di attivita' della proteina
cellulare Gli1. In condizioni normali, Gli1 si trova in
equilibrio fra la disattivazione e l'attivazione, e il suo stato
e' determinato da una piccola molecola di acido acetico che
svolgerebbe la funzione dell'interruttore. A sua volta,
l'interruttore sarebbe condizionato da due proteine, HDAC1, che
ha la funzione di rimuovere la molecola di acido acetico dalla
proteina Gli1 e quindi di accenderlo, e REN, che e' invece alla
base di un aumento del legame di acido acetico e l'inattivazione
di Gli1. Se questo complesso equilibrio si spezza, si creano le
condizioni per l'insorgenza del medulloblastoma. I risultati
della ricerca, pubblicati sulla rivista scientifica 'Nature Cell
Biology', hanno dimostrato che alcuni farmaci, gli inibitori
delle deacetilasi, sono in grado di agire sull'interruttore
molecolare, inattivando Gli1.
"Cio' potrebbe rappresentare una valida strategia terapeutica
per contrastare il medulloblastoma", commenta Alberto Gulino,
direttore della ricerca.
(Wel/ Dire)