(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 13 gen. - "La notizia della
somministrazione di psicofarmaci a un bambino ci lascia sempre
stupefatti e con l'amaro in bocca. Ma questo fatto e' realmente
sconvolgente: a una bambina disabile di soli sette anni e' stato
somministrato un antipsicotico. Una volta ricevuta questa notizia
il Senatore Cristano De Eccher, che da anni si batte contro gli
abusi di psicofarmaci ai bambini ed e' stato il principale
promotore di una legge approvata dalla Provincia autonoma di
Trento contro gli abusi di psicofarmaci sui bambini, ha deciso di
presentare un'interrogazione al Senato per fare luce su questa
vicenda". Cosi', in una nota, il Comitato dei cittadini per i
diritti umani (Ccdu onlus).
La bambina era in custodia presso una casa famiglia dal
gennaio del 2008. Su specifica richiesta dell'avvocato Francesco
Miraglia del foro di Modena, e' la ricostruzione della vicenda da
parte del Ccdu, il 17 settembre 2008 i genitori sono stati
informati "che alla minore veniva somministrato lo psicofarmaco
Risperdal. Da notare che questo psicofarmaco viene usato per le
'psicosi schizofreniche acute e croniche' e gli effetti
collaterali piu' comuni sono atassia, ansia, insonnia, bassa
pressione sanguigna, irrigidimento e dolore muscolare, perdita
dei sensi e tremore". Inoltre, secondo il sito
http://www.cchrint.org/psychdrugdangers (tratto dal database
dell'Fda) "il Risperdal, negli ultimi 4 anni, ha causato tra il
resto ben 308 decessi, 116 sindromi maligne neurolettiche, 94
episodi di aggressione violenta e 82 casi di disturbi psicotici
in bambini dai 5 ai 9 anni".
Il 9 ottobre 2008, "il dottore rispondeva alla comunicazione
dell'avvocato Miraglia, sostenendo che la somministrazione del
farmaco era stata una decisione di un altro dottore di un
istituto di Pisa; sosteneva, inoltre, che la citata
somministrazione era stata concordata consensualmente con i
genitori della piccola. Peccato che, nonostante la richiesta
scritta dell'avvocato Miraglia 'di essere informati dei benefici,
della necessita', degli effetti collaterali e quant'altro con
riguardo alla somministrazione dello psicofarmaco', a tutt'oggi
ne' il dottore della struttura di Pisa, ne' il dottore del
Servizio di Neuropsichiatria Infantile di Mirandola hanno fornito
tali informazioni".
Ancora: il 30 ottobre 2008, i genitori hanno visitato la
piccola "che risultava notevolmente dimagrita, presentava
secrezione eccessiva alla bocca, sguardo assente e disorientato,
tanto da far preoccupare notevolmente non solo i genitori ma
anche la dottoressa e la psicologa della piccola che mostravano
urgenti e gravi preoccupazioni sullo stato di salute psicofisica
della bambina. Ma alla richiesta di immediato intervento, i
genitori si sentivano rispondere che nulla potevano fare, vista
la collocazione in struttura della minore". Fortunatamente,
sottolinea l'associazione, "la somministrazione e' stata
interrotta, ma la famiglia ha deciso di presentare un esposto al
fine di tutelare la propria bambina chiedendo che venga riportata
immediatamente in famiglia dove potra' ricevere l'amore e le cure
che solo una famiglia puo' dare".
Attualmente si assiste a una generalizzata tendenza alla
"medicalizzazione" dei comportamenti infantili. Per continuare la
campagna di sensibilizzazione, il Comitato dei cittadini per i
diritti umani, in collaborazione con il Consiglio regionale della
Toscana e il Club Brunelleschi, ha partecipato all'organizzazione
e promozione del convegno "Bambini all'inferno - Uso ed abuso di
psicofarmaci sui minori", che si terra' il 14 gennaio 2010 alle
14.30 presso la Sala Affreschi - Consiglio regionale Via Cavour
4, Firenze.
(Wel/ Dire)