(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 11 gen. - Ecco i principali
commenti sindacali al tetto alla presenza di stranieri nelle
classi deciso dal ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini.
PANTALEO (CGIL): TETTO STRANIERI È MISURA SBAGLIATA - La
decisione del ministro Gelmini di stabilire un tetto del 30% per
gli alunni stranieri a partire dal 2010/2011 "e' una misura
sbagliata perche' determinera' una maggiore esclusione e
ghetizzazione delle bambine e dei bambini, della ragazze e dei
ragazzi stranieri". Lo afferma il segretario della Flc Cgil,
Mimmo Pantaleo. "Nei fatti- spiega Pantaleo- si afferma una
visione che considera le diversita' culturali e religiose,
largamente presenti nelle scuole, un problema da risolvere con
misure burocratiche e regressive e non viceversa una opportunita'
per innovare la stessa missione del nostro sistema d'istruzione.
La conseguenza sara' quella di costringere tantissimi alunni
stranieri a spostarsi verso scuole lontane o addirittura in altri
comuni con il rischio che si allarghi l'area dell'evasione
scolastica come conseguenza di un disagio insopportabile per le
famiglie. Non ci sara', quindi, una maggiore integrazione ma
viceversa piu' separazione ed esclusione, e, d'altra parte
esistono forti dubbi di legittimita' giuridica di tali
disposizioni che vengono diffuse attraverso delle note e non con
delle circolari".
SCRIMA (CISL): ENFATIZZARE QUOTE NON RISOLVE PROBLEMA - "Le
politiche scolastiche si devono collegare ed armonizzare con le
piu' generali politiche per la citta' e per la cittadinanza". E'
quanto afferma Francesco Scrima, segretario della Cisl Scuola che
sul tetto del 30% agli stranieri commenta: "Non si danno risposte
facili e ricette miracolose. Un miracolo fino ad ora c'e' stato
ed e' venuto dalla capacita' della scuola di assumere, con le
sole sue forze la difficile sfida dell'accoglienza e
dell'integrazione di nuovi alunni. Ora e' tempo di forti e
lungimiranti politiche di sostegno". Per la Cisl "e' chiaro che
una corretta integrazione non si realizza dentro enclave chiuse e
che pertanto un equilibrato rapporto, anche numerico, tra
residenti storici e nuovi residenti e' un parametro che incide
sulla sua riuscita. Questo vale per la citta' e vale per le sue
scuole. E' un'attenzione, tuttavia- continua Scrima- che non puo'
portare a liste di proscrizione, a barriere di esclusione, a
quote di espulsione. Enfatizzare l'aspetto delle quote e delle
percentuali significa prendere il problema per la coda e non
risolverlo. Vanno trovate soluzioni adeguate ai diversi contesti
di insediamento abitativo e di servizi che le diverse realta'
presentano".
MASCOLO (UGL): SCUOLA DEVE ESSERE LUOGO DI INTEGRAZIONE - "La
scuola deve mantenere la sua funzione sociale di aggregazione e
di integrazione tra gli studenti". Questa l'opinione del
segretario nazionale Ugl Scuola, Giuseppe Mascolo. "Gia' molte
classi- continua- vedono insieme ragazzi italiani e stranieri,
molti dei quali peraltro nati in Italia seppur da genitori
immigrati, parlano i nostri dialetti e si sentono in tutto e per
tutto italiani. Bisogna poi incentivare gli strumenti di
integrazione, anche valorizzando le insegnanti di sostegno
soprattutto per i bambini stranieri che possono invece avere
difficolta' iniziali con la lingua. E' apprezzabile che il tetto
non sara' rigido, come ha precisato il ministro Gelmini, perche'
bisogna evitare che questa misura sia percepita come una forma
discriminante per i ragazzi stranieri".
(Wel/ Dire)