TETTO STRANIERI, PRESIDI: BUONA IDEA, MA NELLA TEORIA
IDEA GELMINI DIFFICILE DA APPLICARE DOVE STRANIERI SUPERANO 50%.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 11 gen. - Il tetto del 30% alla
presenza di alunni stranieri in classe e' una "buona idea", ma
"nella teoria". Sulla difficile applicazione delle nuove norme
proposte dal ministro Mariastella Gelmini intervengono i presidi.
"Sulla carta e' tutto facile- ha commentato Ada Maurizio, della
scuola media Esopo di Roma- ma ora il problema dovranno gestirlo
le scuole nella pratica dei fatti. E siccome le iscrizioni hanno
gia' preso il via bisognera' fare riunioni straordinarie per
definire il da farsi. Come faremo, in particolare- domanda la
dirigente- se le domande superano il 30%? Chi entra e chi no?
Serviranno delle graduatorie?". I dirigenti aspettano
"indicazioni piu' precise dall'amministrazione". Anche perche'
"la nota- continua Ada Maurizio- e' stata annunciata, ma noi non
l'abbiamo vista".
Simona Salacone, la preside della scuola Iqbal Masiq, sempre a
Roma, dove gli stranieri sono in media il 15-17% per classe,
parla di un provvedimento "ragionevole dal punto di vista
dell'integrazione, ma che va governato e adattato soprattutto nei
territori cittadini di periferia o nei piccoli centri dove la
maggior parte dei residenti e' straniero. Bisognerebbe accorpare
le scuole in modo tale da omogenizzare i plessi che hanno molti
stranieri con quelli che ne hanno meno. Invece a volte accade il
contrario. Ad oggi- spiega Salacone- comunque il tetto nelle
scuole dove gia' le percentuali sono altissime e' inapplicabile.
In futuro bisognera' governare meglio le politiche integrative
per evitare scuole ghetto e migliorare l'offerta formativa per
attrarre italiani e non farli andare via".
(Wel/ Dire)
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