TETTO DEL 30% A STRANIERI, LA NOTA DEL MINISTERO
SI PARTE CON LE PRIME DI ELEMENTARI, MEDIE E SUPERIORI.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 11 gen. - Nota del ministero
dell'Istruzione sulla presenza in classe di studenti stranieri:
dal prossimo anno scolastico potranno essere al massimo il 30% in
ciascuna aula. È quanto specifica la circolare inviata venerdi'
dal Miur a tutte le scuole che contiene "Indicazioni e
raccomandazioni per l'integrazione di alunni con cittadinanza non
italiana". Da settembre nelle prime di elementari, medie e
superiori (si parte gradualmente), dunque, non potra' essere
straniero piu' del 30% degli alunni di ciascuna classe. Basta con
le scuole 'ghetto' come la Pisacane di Roma, dove oltre il 90%
degli alunni non parla italiano.
"Nelle ultime settimane si e' discusso molto della presenza
crescente di alunni stranieri nelle scuole e classi italiane, una
presenza che talvolta ha superato quella degli stessi studenti
italiani- spiegano dal ministero- Con la nota inviata si vuole
quindi fornire indicazioni sull'accoglienza e sull'assegnazione
degli alunni stranieri alle classi". Il Miur assegnera' risorse
ad hoc per l'inserimento dei bambini stranieri, soprattutto per
le scuole dove si registra una maggiore concentrazione. Per
evitare classi troppo affollate di immigrati si dovranno
realizzare accordi di rete tra scuole e Enti locali. Il ministero
specifica che in ogni classe potra' essere straniero al massimo
il 30% degli alunni. Una percentuale che potra' essere alzata se
i piccoli immigrati hanno buone competenze linguistiche. Se,
invece, su una scuola insistono bambini che parlano molto poco
l'italiano questa percentuale potra' essere anche piu' bassa.
Dunque le scuole, al momento dell'iscrizione, dovranno
procedere "ad un accertamento delle competenze e dei livelli di
preparazione dell'alunno per assegnarlo, di conseguenza, alla
classe definitiva" che potra' anche essere inferiore alla classe
corrispondente all'eta' anagrafica.
Le scuole possono prevedere che l'inserimento in una classe di
un alunno straniero sia preceduto o accompagnato da una prima
fase di approfondimento della conoscenza linguistica. Per
migliorare la conoscenza dell'italiano possono essere anche
organizzati corsi di potenziamento tenuti, dove possibile, dice
il ministero, dagli insegnanti della scuola stessa.
(Wel/ Dire)
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