'RISCHIO' BODY SCANNER, ESPERTI: CAUTELA, MA NO ALLARMI
"OCCORRE FARE CHIAREZZA PRIMA DI METTERE IN GUARDIA".
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 11 gen. - Una semplice
precauzione, eccessiva prudenza, o la "solita polemica". Body
scanner, la questione e' aperta: sono o no pericolosi per la
salute? A mostrarsi perplesso e' per primo il ministro della
Salute, Ferruccio Fazio, che venerdi' non ha nascosto la
possibilita' "almeno in via teorica, di possibili effetti da
parte delle radiazioni ionizzanti" emesse dalle apparecchiature
che verranno presto introdotte negli aeroporti anche in Italia,
come annunciato dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni, quali
strumenti per evitare l'imbarco di terroristi. Il problema si
pone per i soggetti definiti a rischio, ovvero viaggiatori
frequenti, donne in gravidanza e bambini. Sempre in linea
teorica, viene ribadito. "Le preoccupazioni ci sono, almeno fino
a quando non si sapra' di preciso la quantita' di radiazioni
emessa da queste apparecchiature", spiega all'Agenzia Dire il
presidente della Societa' italiana di medicina dell'adolescenza,
Silvano Bertelloni.
"I problemi non dovrebbero esserci tanto per le persone che
prendono l'aereo occasionalmente, quanto per quelle che viaggiano
di frequente: penso a chi, per esempio, fa la tratta Roma-Milano
tutti i giorni. Impossibile poi trascurare i pericoli per donne
in stato di gravidanza e bambini, specialmente i piu' piccoli. E
non dimentichiamo poi chi e' un soggetto a rischio ma non sa di
esserlo, come una donna incinta al primo o secondo mese di
gestazione, ovvero una fase fondamentale per lo sviluppo del
feto". In particolare, prosegue Bertelloni, la tecnica Dexa
(assorbimetria raggi x a doppia energia) usata per esaminare la
composizione corporea di un soggetto "potrebbe, ovviamente a
seconda della quantita' di radiazioni ionizzanti emesse,
rappresentare un pericolo ad esempio per gli occhi, oppure
scatenando un effetto oncogeno". Secondo il presidente degli
adolescentologi, "si puo' ipotizzare che tutto dipenda dal grado
di sicurezza a cui si aspira: una scansione leggera, con una
bassissima quantita' di radiazioni emesse, non puo' certo creare
dei problemi. Anche se bisogna tenere in considerazione il
discorso di chi viaggia spesso e potrebbe assorbire dosi
importanti di radiazioni".
Tirando le somme, "certo, bisogna fare chiarezza su questo
aspetto e ci piacerebbe essere coivolti in un confronto con il
ministero della Salute o con la commissione che si occupera'
della questione". L'esperto mette poi l'accento anche su altri
fattori, a partire da quello della privacy: "Con questi strumenti
vengono individuate anche le protesi metalliche, quindi il
problema si pone se un soggetto non vuole far sapere di averle".
Molto piu' cauto il presidente della'Aimn - Associazione
italiana di Medicina nucleare, Giovanni Lucignani: "Sono
d'accordo con i ministri Maroni e Matteoli sull'avviare una
indagine conoscitiva che nei prossimi due o tre mesi possa fare
chiarezza su queste apparecchiature. Conosciamo ancora troppo
poco, infatti, di questi body scanner: si dice che agiscano con
due tecnologie: quella a onde radio o a raggi x a bassa
intensita'. Ma dobbiamo capire come funzionano esattamente e
quante radiazioni emettono. Prima di allora, bisogna evitare di
parlare di pericoli per le persone. Detto questo, per ogni cosa
e' meglio valutare il rischio e il beneficio a livello
individuale e collettivo, per poter effettuare una rilevazione".
(Wel/ Dire)
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