(DIRE - Notiziario Minori) Verona, 11 gen. - Immagini di poverta'
economica, di abbandono, di solitudine, di esclusione: 413
studenti di tutto il Veneto per la prima volta hanno puntato
l'obiettivo di una macchina fotografica verso le marginalita' del
territorio, proponendo una lettura soggettiva e inedita del
bisogno. Il risultato del concorso regionale e' la mostra
fotografica "Uno scatto nel sociale" allestita da venerdi' scorso
all'interno del Palazzo della Ragione di Verona (fino al 22
gennaio). L'iniziativa e' stata organizzata da Regione Veneto,
Ulss 16 di Padova (Osservatorio regionale per l'inclusione
sociale) in collaborazione con Rce foto e Gruppo Fotografico
Antenore. L'esposizione consiste in 22 foto, 22 sguardi
accompagnati da altrettanti testi che invitano all'ascolto e
all'accoglienza.
Fotografi per un giorno, gli studenti delle scuole superiori
hanno catturato immagini relative alla poverta' declinata nelle
sue molteplici forme: non solo scarsezza economica ma anche
incompiutezza delle relazioni, degli affetti, della
comunicazione, mancanza di stimoli, idee, risorse, inventiva. La
mostra propone scatti a colore e in bianco e nero che ritraggono
giovani, anziani, mendicanti, persone sole, scene di ordinaria
indifferenza, come quella dal nome, appunto, "Indifferenza" che
fotografa una ragazza sul Ponte Castel Vecchio di Verona, mentre
urla e diventa il simbolo del disinteresse generale.
"Quella che si e' conclusa venerdi'- commenta l'assessore
regionale alle Politiche sociali, Stefano Valdegamberi- e'
un'iniziativa di valore che ha sollecitato i ragazzi e le ragazze
delle scuole superiori a guardare il mondo che li circonda con
occhi diversi, utilizzando la fonte del mezzo fotografico per
cogliere attimi particolari e originali di situazioni e persone
in difficolta' sociale, economica, relazionale, di persone che
subiscono vecchie e nuove poverta'". Al concorso hanno aderito 52
scuole superiori del Veneto con 158 gruppi creativi, in totale
413 studenti con 476 opere partecipanti. "Abbiamo favorito negli
studenti lo sviluppo di uno stimolo creativo che fa aprire agli
altri, sollecitando i giovani fotografi a non soffermarsi solo
sulla paura delle poverta' rispetto al nostro senso di sicurezza
ma a riflettere sulle tante sfumature che le poverta' di oggi
rivestono, mancanze non solo materiali ma anche spirituali". La
tappa veronese e' la seconda (dopo Rovigo) compresa nel tour che
portera' l'esposizione anche a Mogliano Veneto, Treviso, Vittorio
Veneto, Venezia, Chioggia, Vicenza, Thiene.
(Wel/ Dire)