(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 11 gen. - Sono circa 700 mila
gli stranieri che siedono tra i banchi delle scuole italiane. Di
questi oltre 200 mila, quasi il 30%, secondo i dati del Miur
diffusi venerdi', sono nati in Italia. Gli stranieri
costituiscono oltre il 6% della popolazione scolastica. Il
cambiamento per la scuola italiana e' stato rapidissimo: negli
ultimi anni, dal 2004 al 2008, l'incremento e' stato mediamente
di 60-70 mila unita' all'anno. E avanzano le seconde generazioni:
oltre 200 mila studenti con cittadinanza non italiana (gli ultimi
dati completi si riferiscono al 2007/2008) sono nati da noi.
Mentre 46 mila, una porzione che ammonta al 6,57% del totale,
sono i ragazzi di recentissima immigrazione (il 10% del totale di
quelli del I e II ciclo). È quest'ultima l'area piu' critica, che
richiede misure diverse per l'integrazione in classe poiche'
spesso la conoscenza dell'italiano e' minima.
Le scuole con piu' incidenza sono le primarie (il 7,7% degli
alunni e' straniero), il Nord-Est e' quello dove si registrano le
maggiori presenze, con l'Emilia Romagna in testa (e' immigrato
l'11,8% degli alunni). Prato, secondo gli ultimi dati
ministeriali, e' diventata il capoluogo con la maggiore incidenza
(15,2%). Fino al 2006/2007 era Milano (con il 14,2%). Anche nei
piccoli comuni cresce la presenza di immigrati in classe: in 15
centri la percentuale supera addirittura il 30%. Le scuole che
hanno alunni stranieri sono ormai il 71,3%, il paese di
provenienza piu' rappresentato e' la Romania (16,2%).
(Wel/ Dire)