SCUOLA. UN TETTO AGLI STRANIERI C'ERA GIÀ, MA ERA DISATTESO
INTRODOTTO CON UNA NORMA DEL 1999, GELMINI LO HA ABBASSATO.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 11 gen. - Un tetto massimo alla presenza degli stranieri nelle classi c'era gia' e risale al 1999, quando fu varato il regolamento attuativo del testo unico sull'immigrazione (il dpr 394 del 31 agosto '99) che prevede, all'articolo 45, che la ripartizione degli alunni stranieri nelle aule va effettuata "evitando comunque la costituzione di classi in cui risulti predominante la presenza di alunni stranieri".
Insomma si parla, seppur implicitamente, di un tetto del 50%. Un limite piu' alto di quello fissato dal ministro Gelmini. A ricordare la regola gia' esistente, ancora in vigore, ma di fatto disattesa, e' il mensile Tuttoscuola.
Il regolamento fu emanato dal governo D'Alema che, all'epoca, comprendeva i ministri Luigi Berlinguer, Rosy Bindi, Livia Turco, Pierluigi Bersani. In effetti sia Livia Turco che Luigi Berlinguer non hanno osteggiato il tetto della Gelmini, anche se hanno posto rilievi e raccomandazioni sull'applicazione. I contenuti della norma di allora ricordano molto da vicino quelli della circolare di qualche giorno fa. Anche nel regolamento del 1999, ad esempio, ci sono interventi a favore dell'inserimento e dell'apprendimento dell'italiano. "Il collegio dei docenti- si legge- definisce, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri, il necessario adattamento dei programmi di insegnamento" e ancora "il consolidamento della conoscenza e della pratica della lingua italiana puo' essere realizzata altresi' mediante l'attivazione di corsi intensivi di lingua italiana sulla base di specifici progetti, anche nell'ambito delle attivita' aggiuntive di insegnamento per l'arricchimento dell'offerta formativa".
Il tetto, dopo il '99, nonostante la normativa esistente, comunque non e' stato rispettato. Lo dimostrano i casi della scuola Carlo Pisacane di Roma dove, nonostante gli appelli della ormai ex dirigente Donatella Trani, negli anni passati, non si e' mai raggiunto un accordo con gli enti locali per evitare il concentramento di stranieri. Oggi la preside e' un'altra e rimarra' in carica fino a settembre, quando la scuola sara' accorpata ad una vicina media. La successiva dirigente, Flora Longhi, dovra' risolvere il problema di quel 90% di alunni non italiani alla primaria. Lo stesso si dovra' fare alla scuola elementare Radice di Milano dove oggi c'e' una prima tutta composta di stranieri e dove c'e' un italiano ogni ventiquattro stranieri.
(Wel/ Dire)
|