(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 24 feb. - "Qualita'" ed
"equita'" della scuola. Sono le parole chiave del Rapporto 2010
sulla scuola presentato a Roma dalla Fondazione Agnelli. Per
ridurre le differenze territoriali, quindi, il rapporto
suggerisce di migliorare i livelli di apprendimento degli
studenti in tutto il Paese, in particolare, di coloro che oggi si
trovano sotto la soglia minima delle competenze definita a
livello internazionale (in alcune regioni del Sud superano il
30%) e contrastare il fenomeno dell'abbandono scolastico -il 20%
non raggiunge un diploma di secondaria superiore-, dato che pone
l'Italia fuori dalla norma europea. La fotografia della
situazione della scuola italiana, cosi' come vista dalla
Fondazione, mostra le gia' note differenze tra Nord e Sud, tra
italiani e stranieri, tra licei e istituti professionali.
Nessuna equita' e uniformita' di insegnamento, dunque, ma un
costo per lo Stato di 60 miliardi di euro. La proposta della
Fondazione, per garantire a tutti lo stesso successo formativo,
e' applicare il federalismo alla scuola. "Non tanto per abbattere
la spesa, quanto per responsabilizzare le Regioni al
raggiungimento di alcuni traguardi formativi". E lo Stato a quel
punto dovra' "sorvegliare sui progressi fatti". In tutto questo,
poi, il Rapporto 2010 della Fondazione Agnelli ricorda di
"valorizzare la centralita' degli insegnanti", che viene posta
come condizione per raggiungere l'obiettivo, perche' "il disagio
professionale dei docenti aumenta di anno in anno".