(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 24 feb. - "Ipotizzare anche solo
lontanamente una linea xenofoba sull'educazione e' un'accusa che
volentieri rispediamo al mittente, sia per gravita' sia per
merito di questa che e' una pura illazione". Antonio Gazzellone,
presidente della commissione scuola del Comune di Roma, risponde
cosi' a Maria Gemma Azuni, di Sinistra e Liberta'.
Gazzellone ha quindi detto: "Piuttosto, qualcuno dovrebbe
interrogarsi sui motivi che hanno portato, sventolando la
bandiera dell'integrazione a tutti i costi, ad adottare scelte
che hanno determinato situazioni paradossali in alcune aree di
Roma di cui la scuola e' solamente il primo riflesso".
Per quanto riguarda l'applicazione del tetto del 30% "per l'
equa distribuzione degli alunni stranieri nelle classi, gia' a
partire dalle scuole comunali dell'infanzia, sia un provvedimento
in linea con la circolare ministeriale e, soprattutto, un'azione
importante e di buon senso, in quanto le scuole dell'infanzia
sono il primo segmento dell'istruzione e formazione dei bambini.
Tra l'altro vorrei ricordare che un tale ragionamento, gia'
ideato ed approvato nel Comune di Roma, risale al 1996. Questo
tracciato- prosegue Gazzellone- consente di giungere nel
successivo percorso scolastico a classi gia' equamente ripartite.
L'assessore alle Politiche Educative Scolastiche, Laura Marsilio,
sta dimostrando grande attenzione verso questa problematica, e
sono certo che sapra' trovare la soluzione piu' ragionevole non
solo da buona amministratrice quale e', ma anche da brava madre
di famiglia".
(Wel/ Dire)