AZUNI: 'FORNISCA A MUNICIPI CRITERI CONCRETI PER GRADUATORIE'.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 24 feb. - "A pochi giorni dalla
chiusura delle iscrizioni nelle scuole dell'infanzia comunali, si
registra la presa di posizione netta di alcuni Municipi, come il
I e il VI, che si oppongono alla discriminatoria, autoritaria,
inapplicabile limitazione dei bambini stranieri nelle scuole di
ogni ordine e grado". Lo afferma in una nota Maria Gemma Azuni,
di Sinistra e Liberta'.
"Siamo ancora in attesa di spiegazioni e disposizioni
operative concrete da parte dell'assessore Marsilio- prosegue la
Azuni- oltre che di risposte alla interrogazione da me
presentata, sul tema, da piu' di un mese". Nel dettaglio, la
Azuni chiede all'assessore "come si possano concretamente
giudicare le competenze linguistiche di bambini di due anni",
come questi, a causa della loro provenienza geografica, "possano
influenzare i bambini romani".
Inoltre, la Azuni chiede a Marsilio "di indicare ai Municipi
criteri concreti nella redazione delle graduatorie, per definire
quali stranieri debbano essere esclusi, secondo quali priorita',
e indicazioni certe sullo smistamento nelle altre strutture dei
bambini rimasti fuori".
"Nell'assenza di siffatte disposizioni operative- continua
Azuni- condividiamo in pieno le decisioni assunte da quelle
scuole e da quei Municipi, come il VI, che ritengono di non
applicare la circolare Gelmini per il prossimo anno".
"Invece di assumere sterili e autoritarie posizioni- prosegue
Azuni- nel ribadire l'applicazione imperativa della circolare
Gelmini (addirittura piu' elastica rispetto alle dichiarazioni
oltranzistiche della Giunta), l'assessore dovrebbe perseguire il
metodo del confronto e del dialogo, con le scuole, le
rappresentanze dei docenti e degli operatori, le famiglie
interessate dall'iscrizione dei bambini, e analizzare la
situazione dal punto di vista psicologico, pedagogico, culturale,
per poi indicare serie e concrete misure operative ai Municipi,
che si trovano ora nell'impossibilita' di formare graduatorie e
successivamente, le classi".
In conclusione, Azuni rivolge la sua "piu' completa
solidarieta' e vicinanza agli operatori, alle scuole in
difficolta', alle famiglie di etnia diversa dalla nostra, e
l'invito a manifestare in ogni sede legittima il proprio dissenso
contro queste misure molto vicine alla xenofobia".
(Wel/ Dire)