(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 17 feb. - Nel giro di quindici
giorni sono tre le ragazze nate in Italia e figlie di cittadini
filippini le quali, fuggite di casa, sono state rintracciate dai
poliziotti del commissariato Vescovio di Roma. Le storie. Una
quattordicenne dorme da una amica. Il giorno dopo si fa
accompagnare alla stazione per tornare a casa, ma in realta'
sparisce nel nulla. I genitori disperati, sabato sera ne
denunciano la scomparsa. I poliziotti contattano amici e parenti
della ragazza e scoprono che si incontrera' nel pomeriggio con
una sua amica alla stazione, pedinano questa amica e lei ignara
li porta all'incontro e la consegnano ai genitori.
Un'altra, 15 anni, fuggita da Perugia, viene intercettata
dalla Squadra Mobile attraverso il telefonino in zona Vescovio. I
poliziotti del commissariato Vescovio, avvisati dai loro colleghi
di Perugia, non la trovano pero' all'indirizzo indicato. Si
mettono sulle sue tracce, facendo domande e acquisendo
informazioni fino a ricostruire legami e nuovi indirizzi.
Riescono quindi a rintracciarla nella tarda serata a casa di
un'amica a Montesacro, scoprendo che si era trattato di una fuga
d'amore per raggiungere il fidanzatino di origini filippine che
vive a Roma.
Il terzo caso, infine, e' quello di un'adolescente che si
allontana dalla sua abitazione per quindici giorni e, nonostante
la madre riceva dei messaggi rassicuranti, in realta' e' sempre
piu' preoccupata perche' la figlia e' andata via senza portare
nulla con se', ma soprattutto e' senza soldi. La donna riferisce
agli agenti che la figlia spesso s'incontra con dei ragazzi in
piazzale Ostiense. Qualche domanda agli amici, che in un primo
momento negano ai poliziotti di conoscerla, ma poi cominciano a
collaborare. E infatti la madre, nello stesso pomeriggio chiama
il commissariato per comunicare che la ragazza sta bene ed e'
tornata a casa.
(Wel/ Dire)