DECISIONE DEL GUP DI TIVOLI. IL PROCESSO SI APRIRA' IL 27 MAGGIO.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 15 feb. - Sono stati tutti
rinviati a giudizio i cinque imputati nell'inchiesta sui presunti
abusi ai danni di ventuno bambini della scuola materna Olga
Rovere di Rignano Flaminio, comune alle porte di Roma. Questa la
decisione del gup della procura di Tivoli, Pierluigi Balestrieri,
dopo una camera di consiglio durata piu' di due ore, che ha
quindi accolto la richiesta del pm Marco Mansi. Il prossimo 27
maggio, davanti al tribunale di Tivoli, si aprira' dunque il
processo per le maestre Marisa Pucci, Silvana Magalotti e
Patrizia Del Meglio, oltre che per il marito di quest'ultima,
l'autore televisivo Gianfranco Scancarello, e per la bidella
Cristina Lunerti. Archiviate invece le posizioni di un'altra
maestra, Assunta Pisani, e di Kelum Weramuni De Silva, il
benzinaio cingalese, entrambi coinvolti all'inizio nel
procedimento e per i quali e' stato ufficializzato il
proscioglimento.
Pesanti le accuse rivolte ai cinque: atti osceni,
maltrattamenti, sottrazione di persone incapaci, sequestro di
minori, violenza sessuale aggravata e di gruppo, turpiloquio e
atti contrari alla pubblica decenza. In aula e' intervenuto il
legale difensore di Scancarello e Del Meglio, l'avvocato Franco
Coppi che, parlando per circa due ore, ha ribadito l'assoluta
estraneita' dei suoi clienti per quel che riguarda le accuse.
Il caso, che ebbe il suo inizio nel luglio del 2006, esplose il
24 aprile del 2007. Quindi il lungo iter, fatto di indagini e
nuove denunce e testimonianze, ma anche dell'incidente probatorio
sostenuto da molti dei bambini coinvolti. Secondo i legali Franco
Merlino e Antonio Cardamone, la decisione di accogliere la
richiesta di rinvio a giudizio dimostra "che le accuse hanno un
valido fondamento". Assenti al momento della lettura del giudice
gli imputati, che forse temevano la tensione registrata in alcune
delle precedenti udienze, quando ci sono stati insulti e sputi
nei confronti di due di loro. Lacrime di liberazione, invece, per
alcuni genitori che assistevano in aula. Per i loro avvocati
"ancora oggi i bambini stanno male, il dibattimento e' un
passaggio fondamentale per impedire che queste cose si ripetano.
Affronteremo questo processo sicuri della sussistenza degli
abusi".
(Wel/ Dire)