PER 12 RAGAZZI DAI 17 ANNI ATTIVITÀ IN EDILIZIA E GIARDINAGGIO.
(DIRE - Notiziario Minori) Bologna, 15 feb. - Una
"scuola-cantiere" per aiutare ragazzi disagiati a superare il
rifiuto dell'insegnamento e ad inserirsi nel mondo del lavoro. E'
il cuore del progetto "Idee Verdi da CondiVivere", organizzato
per la terza edizione dall'associazione Terra verde e
dall'Istituto professionale edile di Bologna: 12 ragazzi, tra i
17 e i 25 anni "parteciperanno ad un corso di formazione
professionale- spiega una nota- che li aiutera' ad uscire dalla
loro condizione di marginalita' sociale e fornira' loro
competenze spendibili nel mondo del lavoro".
Il corso inizia oggi ed ha una durata di 400 ore. "E'
strutturato con il metodo innovativo della 'scuola-cantiere'-
continua la nota dei promotori del progetto- che permette di
simulare diversi contesti lavorativi": un approccio pratico
attraverso il quale i ragazzi "superano il rifiuto
all'insegnamento e progressivamente si preparano ad affrontare il
mondo del lavoro". A seconda delle loro attitudini personali, i
ragazzi saranno assegnati a due diversi percorsi professionali:
uno incentrato sulle attivita' edili (muratura, carpenteria e
ceramica) l'altro sul giardinaggio, con la creazione e la
manutenzione di tappeti erbosi e siepi. Per i ragazzi, che
svilupperanno le necessarie doti relazionali e lavorative, il
corso prevede anche un periodo di tirocinio in alcune aziende del
settore edile e del verde pubblico del territorio bolognese.
"Questa collaborazione con le imprese locali si e' gia' rivelata
positiva durante le scorse edizioni- si legge nella nota- al
termine delle quali alcuni partecipanti sono riusciti a ottenere
un contratto di lavoro".
Come avvenuto nelle due precedenti edizioni, i ragazzi creeranno
un intervento di arredo urbano in un parco pubblico di Bologna:
il giardino Marinai d'Italia in via Gagarin, nel Quartiere
Navile.
A prendere parte al programma formativo sono ragazzi proposti
dai Servizi sociali del Comune di Bologna, dal Centro di
giustizia minorile e dall'ufficio Esecuzione penale esterna di
Bologna. "Alcuni di essi hanno vissuto esperienze traumatiche di
violenza, di tossicodipendenza o di detenzione- spiegano gli
organizzatori del corso- altri hanno affrontato percorsi
migratori non protetti o hanno vissuto in famiglie
problematiche". Il progetto e' finanziato dalla Provincia di
Bologna, attraverso il Fondo sociale europeo, con il contributo
del Comune di Bologna, della Fondazione del Monte, del Quartiere
Navile e delle aziende che forniranno il materiale necessario per
la "scuola-cantiere".
(Wel/ Dire)