(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 15 feb. - Bambini e internet.
Qual e' l'eta' giusta per avvicinare i piccoli al computer? Quali
sono i vantaggi e gli svantaggi di esporli gia' in eta'
prescolare? Quale spazio deve avere il computer durante la prima
infanzia? Nel 2002 Nielsen Netratings rendeva noti i risultati
della prima indagine condotta in Europa sul rapporto tra i
bambini e internet. Lo studio, che aveva coinvolto circa 4800
bambini dai 2 ai 13 anni, provenienti da Italia, Francia,
Germania, Regno Unito, aveva evidenziato che solo il 35% dei
bambini italiani disponeva di un collegamento da casa e che il
20% era costituito dai baby navigatori, nella fascia di eta' 2-6
anni. Da allora,pero', sono molte le variabili significative
mutate, e che hanno contribuito a estendere l'accesso delle
famiglie italiane alle nuove tecnologie: la diffusione dell'alta
velocita' e l'ampio ventaglio di offerta degli abbonamenti con
canoni mensili fissi, non piu' vincolati al tempo di connessione.
In generale secondo gli esperti, l'eta' ideale per incominciare a
familiarizzare con il computer e' intorno ai 2 anni. Tuttavia, il
team di psicologi esperti che lavora per Comfy Pedagogical House
(Cph), la nota casa americana produttrice di software per
l'infanzia, ha elaborato un vademecum di cose da fare e da non
fare quando i bambini iniziano a familiarizzare con il computer:
e' fondamentale che il genitore sia presente, non solo
"fisicamente" ma anche emotivamente: l'esperienza al computer
deve essere un momento di condivisione, per esplorare insieme; i
genitori dovrebbero inoltre contribuire a rafforzare il feedback
del gioco al computer: per esempio l'evento come il suono che
conferma se un'azione e' stata eseguita correttamente, potrebbe
essere rinforzato dalle parole del genitore. L'elenco degli
esperti Cph, poi, prosegue suggerendo ancora ai genitori di
considerare sempre gli interessi, l'eta' e le abilita' del
bambino prima di intraprendere un'attivita' al computer;
aiutarli a creare collegamenti tra il virtuale e situazioni di
attivita' del mondo reale; non forzare la mano sull'aspetto
didattico, ma lasciare che emerga quello del gioco, non superando
mai la mezz'ora di permanenza davanti al pc. Infine, pero', gli
esperti spiegano che "non esiste un unico modo corretto per
giocare." Il consiglio degli esperti e' quindi di " seguire la
propria indole e quella del bambino."
(Wel/ Dire)