(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 10 feb. - In Rete senza
protezione alcuna. Il web come luogo nel quale scambiarsi
messaggi sessuali, diffondere foto nudi di se', cedere al
richiamo di sconosciuti, magari per ricavare qualche regalo extra
(a partire dalle ricariche telefoniche). E' un quadro allarmante
quello che emerge dalla nuova ricerca di Save the Children e
Adiconsum, realizzata da Ipsos, sul tema "Sessualita' e Internet:
i comportamenti dei teenager italiani".
Tra i comportamenti che gli intervistati dichiarano infatti
diffusi tra la propria cerchia di amici, molto presente inviare
messaggi con riferimento al sesso (43%), inviare dati personali a
qualcuno conosciuto in Internet (43%), guardare video o immagini
a sfondo sessuale su Internet (41%), ricevere messaggi con
riferimento al sesso (41%), dare il proprio numero di telefono a
qualcuno conosciuto in Internet (40%) e, non ultimo, tra i piu'
diffusi, avere rapporti intimi con qualcuno conosciuto solo in
rete (22%).
Anche lo scambio di immagini o video personali a contenuto
sessuale sembra essere un fenomeno piuttosto diffuso (fra gli
amici) secondo il 22% degli intervistati(3): percentuale che
scende al 17% per i giovanissimi (12-14 anni), ma risale al 25%
per i 15-17enni e al 26% per gli over 17. Interessante
sottolineare come la percentuale di diffusione sia pari al 14%
per lo scambio di immagini proprie di nudo al fine di ricevere
regali come ricariche e ricompense in denaro.
E percentuali analoghe emergono laddove i ragazzi vengono
interpellati sui loro comportamenti e non su quelli degli amici:
il 45% dichiara di ricevere messaggi con riferimento al sesso,
il 37% da' il suo numero di cellulare online, il 24% riceve
immagini o video di persone conosciute solo online seminude o
nude, il 19% ammette di avere rapporti intimi con qualcuno
conosciuto in rete.
Quanto alla gestione dei propri dati personali, i ragazzi non
sembrano curarsi molto di che fine facciano e li consegnano alla
rete spesso e facilmente: il 44% degli intervistati dichiara
infatti di postare proprie foto e il 34% di pubblicare video su
di se'.
"Quello che colpisce e' che questi giovani si dichiarano
consapevoli dei rischi e dei pericoli nei quali rischiano di
incappare", spiega Valerio Neri, direttore generale di Save the
Children Italia. "Le molestie via cellulare o e-mail vengono
segnalate come un problema all'ordine del giorno da circa un
terzo degli intervistati (29%), cosi' come l'alta probabilita' -
dichiarata dal 37% - di imbattersi in maniaci o squilibrati in
caso di scambio di immagini a contenuto sessuale. Tuttavia anche
se sono razionalmente consapevoli che prevalgono i rischi (76%)
sui vantaggi (7%) questo non sembra essere un deterrente".
D'altra parte il modo con cui i ragazzi vivono la sessualita'
online sembra il riflesso di una serie di comportamenti "off
line" particolarmente a rischio. Il 40% degli intervistati
segnala come diffuso tra i propri amici l'avere rapporti sessuali
completi (il 15% tra coloro che hanno 12-14 anni), il 30% il
consumo di droghe leggere, (13% tra i piu' giovani; 40% tra i
15-17enni), il 24% atteggiamenti di disprezzo verso stranieri o
disabili, il 19% segnala come diffuso il partecipare attivamente
ad episodi di bullismo (ed il 22% dichiara diffuso tra i propri
amici il subirlo), il 15% il furto nei negozi, il 13% la guida
senza patente ed 12% l'uso di droghe pesanti (il 7% tra i
12-14enni). "In questo contesto, lo scambio di fotografie proprie
ed altrui nude in internet probabilmente non appare agli occhi
dei ragazzi piu' di tanto preoccupante", spiega ancora Neri.
Quanto al perche' i teenager italiani decidono di "svelarsi" in
rete, la risposta piu' frequente e' su stimolo di amici (43%) e
fidanzati (33%), anche se non e' trascurabile l'input di persone
conosciute in internet o sconosciute. E poi Internet ha, ai loro
occhi, un ritorno positivo: per molti consente di vincere la
timidezza, divertirsi e avere relazioni "extra". Cio' fa pensare
ad un utilizzo "alternativo" del web che consente di esplorare la
sessualita' e le relazioni con minore inibizione e di immaginare
e spesso idealizzare l'"altro" con cui capita di raggiungere
livelli di intimita' e confidenze piu' facilmente che nella vita
reale. Per contro, al primo posto fra le possibili conseguenze
negative delle loro pubblicazioni spregiudicate, il timore di
essere "scoperti" cui si affianca il rischio di "cattive
esperienze" (questo secondo problema e' molto meno sentito da
parte di coloro che sono molto attivi nell'invio di messaggi o
video a contenuto sessuale).
(Wel/ Dire)