SCUOLA, CORSI DI INFORMATICA PER INTEGRARE I DISABILI
A PARMA COINVOLTI MILLE TRA INSEGNANTI, GENITORI E OPERATORI.
(DIRE - Notiziario Minori) Parma, 8 feb. - Favorire
l'integrazione scolastica degli alunni disabili grazie a computer
e ausili software e hardware: questo l'obiettivo del "Progetto
nuove tecnologie", il protocollo d'intesa rinnovato dopo tre anni
dal Centro provinciale di documentazione per l'integrazione
scolastica, lavorativa e sociale (Cepdi), dalla Provincia di
Parma, dal Comune e dall'Ausl, in collaborazione con l'Ufficio
scolastico provinciale. Il progetto, nato nel 2006, ha portato
nel corso del triennio 2006-2009 a risultati positivi, arrivando
a coinvolgere circa mille persone tra insegnanti, operatori
sociali e famiglie.
Soddisfatta la responsabile dell'Agenzia disabili del Comune
di Parma, Benedetta Squarcia: "Abbiamo cercato di 'umanizzare' la
tecnologia, di renderla accessibile a tutti e farne un aiuto
reale. Tutti gli enti coinvolti hanno mostrato grande interesse,
e c'e' stata partecipazione attiva anche da parte delle famiglie".
Il nuovo accordo per il triennio 2010-2012 propone un
ventaglio di iniziative che si inseriscono nel percorso gia'
avviato. I destinatari sono i docenti delle scuole di ogni ordine
e grado, il personale educativo-assistenziale, gli operatori
socio-sanitari e i genitori di alunni con disabilita' e disturbi
specifici dell'apprendimento. Per tutti loro, il progetto gestito
dal Cepdi propone attivita' di formazione, consulenza,
documentazione e informazione volte ad avvicinarli all'uso delle
nuove tecnologie, affinche' queste possano essere strumenti utili
alla didattica e all'integrazione. Verranno realizzati corsi,
cicli di seminari e incontri pubblici di approfondimento,
consulenze gratuite individuali o a piccoli gruppi. Inoltre e'
prevista la raccolta di software e materiali informatici prodotti
direttamente dalle scuole, per diffonderne la conoscenza e
promuoverne l'uso. Un'attenzione particolare sara' rivolta alle
famiglie, con attivita' di sostegno nell'introduzione degli
ausili informatici in un contesto di vita quotidiana. "Le
tecnologie da sole non servirebbero a niente - commenta Benedetta
Squarcia -: possono essere addirittura una barriera in piu'. È
quindi fondamentale che siano associate ad una forte
collaborazione e sinergia tra istituzioni, scuole, famiglie,
bambini e insegnanti, caratteristiche centrali in questo
progetto".
(Pic/ Dire)
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