LEGGE ANTI-CEFFONE? "NON SERVE, LA SOCIETÀ È CAMBIATA"
CASTELBIANCO: "I BAMBINI AGGREDISCONO, PADRE SEVERO NON C'È PIÙ".
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 8 feb. - Una legge contro la punizione corporale inflitta ai figli anche in famiglia. E' quanto chiede al Governo italiano Save the Children, l'organizzazione internazionale indipendente per la tutela dei bambini di tutto il mondo, intervenendo al V Congresso del Cismai, Coordinamento italiano dei servizi contro il maltrattamento e l'abuso all'infanzia, nei giorni scorsi a Roma.
Secondo Valerio Neri, direttore di Save the Children Italia, "serve una educazione che cresca sul concetto del diritto e non sul concetto di imposizione. Questo non significa non avere autorita' in famiglia, pero' non bisogna usare mai la violenza".
Una legge, dunque, per sostenere il progetto educativo familiare che, secondo Federico Bianchi di Castelbianco, psicoterapeuta dell'eta' evolutiva e direttore dell'Istituto di Ortofonologia di Roma, "e' un'iniziativa che se lodevole per l'intento, presenta aspetti difficili se si considera che le leggi contro la violenza gia' esistono".
L'esperto spiega che il problema del ceffone "si riferisce all'immagine del padre severo che fa parte di tanti anni fa e che non esiste piu'". Castelbianco individua oggi "un panorama diverso", nel quale "lo scontro fisico all'interno della famiglia e' molto piu' diffuso della percentuale indicata da Save the Children". Una realta' diffusa di aggressivita' da parte dei figli, dunque, e una sostanziale incapacita' nei genitori di gestire il rapporto. Lo psicoterapeuta, a sostegno di questa tesi, invita ad osservare la realta' delle scuole materne ed elementari: "Parlando con mamme e maestre viene fuori una realta' nella quale i bambini provocano, insultano e alzano le mani verso gli adulti con estrema facilita'. In questa situazione- prosegue- dobbiamo tener conto che una proposta di legge del genere non risolve nulla. Non vi e' chiarezza a monte sulla situazione educativa- conclude Castelbianco- in un tipo di societa' cambiata da trent'anni a questa parte e che, quindi, non puo' riconoscersi nel padre severo che da' il ceffone".
(Wel/ Dire)
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