C'È CHI NON FIRMERÀ BILANCI E CHI SI APPRESTA A CHIEDERE DI PIÙ.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 1 feb. - I primi a farsi sentire
sono stati i presidi dell'Anp, l'Associazione nazionale di
categoria, che, con una lettera indirizzata al ministero
dell'Istruzione, hanno detto a chiare lettere che le nuove
disposizioni per la compilazione dei bilanci rischiano di mandare
sul lastrico le scuole. Poi si sono accodati al coro di lamentele
i presidi delle associazioni delle scuole autonome come l'Asal
(nel Lazio) e l'Asapi (in Piemonte), i genitori di Bologna che
siedono in Consiglio di circolo o istituto, alcuni assessori
regionali all'Istruzione, i sindacati. Ormai mezza Italia e' in
rivolta contro il taglio ai fondi destinati alle scuole. La
pietra dello scandalo sono i bilanci per il 2010: i soldi sono
pochi, sono stati tagliati gli stanziamenti per le pulizie e lo
Stato ha fatto sapere che, almeno per ora, non paghera' il debito
(1 miliardo di euro) che ha con le istituzioni scolastiche. C'e'
gia' chi annuncia che non firmera' i programmi annuali a costo di
farsi commissariare e chi avverte: se serviranno risorse in piu',
soprattutto per le supplenze, il ministero sara' sommerso di
richieste.
A Bologna i genitori che siedono nei Consigli di circolo e
istituto hanno gia' scritto all'amministrazione scolastica per
dire che loro i bilanci non li firmeranno, soprattutto se non ci
saranno garanzie sui soldi che lo Stato deve alle scuole. Mamme e
papa' della citta' delle due torri, poi, non vogliono che i
contributi che versano alle scuole in forma volontaria vengano
usati per pagare il normale funzionamento.
(Wel/ Dire)