ABUSI, "GIUDICI E AVVOCATI FORMATI E PROCESSI BREVI"
CASTELBIANCO: "DAI BAMBINI MENO BUGIE, MA SONO POCO CREDUTI".
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 1 feb. - "Sono fondamentali
criteri univoci, linee guida e una specializzazione per giudici e
avvocati che si occupano di minori. Ma, soprattutto, e'
necessario un processo breve, che aiuti il minore ad uscire in
fretta da situazioni traumatiche, come ad esempio in casi di
pedofilia o abusi, per non lasciarlo impantanato nel problema a
causa delle lungaggini burocratiche". E' quanto afferma Federico
Bianchi di Castelbianco, psicoterapeuta dell'eta' evolutiva e
direttore dell'Istituto di Ortofonologia di Roma, che condivide
le proposte lanciate dall'Associazione matrimonialisti italiani
(Ami) proprio in tema di reati di pedofilia. La formazione e la
specializzazione per tutti coloro che orbitano intorno al mondo
dei minori e' dunque auspicabile, perche', come spiega l'esperto,
"i bambini sia quando parlano sia quando non parlano sono molto
chiari. I minori in generale dicono meno bugie degli adulti, ma
sono meno creduti". Un paradosso, pero', che spesso fa la
differenza tra chi conosce il mondo dei minori e chi si
improvvisa conoscitore di esso.
E proprio sul tema della conoscenza e dell'informazione,
Bianchi di Castelbianco accoglie l'invito dell'Ami rivolto alla
stampa: l'obbligo degli organi di informazione di pubblicare, con
le notizie inerenti delitti familiari o di pedofilia, le
istruzioni sulle modalita' di prevenzione e tutela dalle violenze
e dagli abusi. "Anche per i giornalisti- riprende lo
psicoterapeuta- sarebbero opportune delle linee guida su come
informare in modo adeguato, al fine di evitare ulteriori
problemi". In conclusione, lo psicoterapeuta ricorda che "la
famiglia italiana e' cambiata molto negli ultimi 40 anni. Bisogna
prendere atto di queste modifiche per inquadrare e comprenderne i
problemi".
(Wel/ Dire)
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