VITTIMA DI BULLISMO PIÙ DI UN BAMBINO SU 3
IL 27,8% HA SUBITO OFFESE IMMOTIVATE, PERCOSSE PER IL 7,8%.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 17 dic. - Nelle scuole italiane
il 39,1% dei bambini tra 7 e 11 anni ha assistito in prima
persona a episodi di bullismo.
Il dato emerge dall'indagine conoscitiva sulla condizione
dell'infanzia e dell'adolescenza a cura di Eurispes e Telefono
Azzurro, presentata oggi a Roma. La maggior parte, nell'ultimo
anno, e' stata oggetto di offese immotivate da parte di uno o
piu' compagni di scuola (27,8%) o, nel 27,4% dei casi, di
provocazioni e prese in giro. Particolarmente elevata e',
inoltre, la percentuale di quanti hanno dovuto sopportare la
diffusione di informazioni false sul proprio conto (20,4%) e
l'esclusione dal gruppo dei pari (15,2%). Nella lista di soprusi
che spesso i bambini mettono in atto tra loro compaiono, con un
valore pari al 16,8%, le azioni volte a provocare danni ad
oggetti e le minacce (11,4%), oltre che le percosse (7,8%).
Infine, tra i comportamenti prepotenti si dimostrano ancora in
auge i furti di merendine (9%) e di denaro (4,9%). La
ripartizione del dato in funzione del genere di appartenenza
mette in evidenza che le bambine subiscono, piu' frequentemente
dei compagni dell'altro sesso, offese immotivate (30,4% contro
25,1%). Sensibile e' anche la differenza percentuale che esiste
tra i due sessi per quanto riguarda la diffusione di notizie
diffamanti o di cattiverie. Ad esserne maggiormente vittima sono
le bambine (22% contro il 18,6% dei compagni), che vengono anche
piu' frequentemente escluse dal gruppo di appartenenza (17,3% vs
13,1%). I bambini, invece, sembrano subire piu' spesso delle
compagne il danneggiamento di oggetti (18,9% vs 14,8%) e le
minacce da parte dei piu' prepotenti (12,2% vs 10,6%).
Di fronte alle sopraffazioni perpetrate da compagni piu'
prepotenti ai danni dei piu' deboli, il 30,3% ha avvertito dentro
di se' un forte senso di rabbia, dettato probabilmente dalla
voglia quasi inconsapevole di voler difendere il compagno vittima
dei soprusi. Per contro, in molti dichiarano di aver avuto paura
(25,7%) Particolarmente alta e' anche la percentuale di coloro
che hanno manifestato un sentimento di pena per colui che era
oggetto delle prepotenze (19,7%). Da non sottovalutare il dato
per cui piu' del 10% del campione, assistendo a situazioni di
bullismo, prova emozioni che portano a sostenere il bullo in
maniera piu' o meno diretta: dall'indifferenza (3,4%) al
divertimento (3,1%), fino a sentimenti di ammirazione e invidia
per colui che gioca la parte del piu' forte (rispettivamente
l'1,7% e il 2,7%).
Ai bambini e' stato chiesto, infine, di indicare verso quali
soggetti i bulli indirizzano piu' frequentemente le prepotenze. È
dunque emerso che e' altamente probabile che a diventare vittima
di episodi di bullismo siano quei bambini che non sono in grado
di difendersi (30,4%). Inoltre, per il 13,4% del campione, andare
bene a scuola e' un motivo valido per attirare le attenzioni dei
compagni piu' aggressivi. Talvolta, secondo l'opinione rilevata
tra i piccoli, anche avere un difetto fisico, piu' o meno grave,
puo' far diventare un bambino un soggetto "debole" (6,7%). Allo
stesso modo, essere stranieri puo' influire sulle mire di
arroganza e prevaricazione che muovono il comportamento del bullo
(6,3%).
(Wel/ Dire)
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