(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 14 dic. - Ieri, 13 dicembre, i
Comuni di Loiano, Monghidoro, Monterenzio, Ozzano, Pianoro e San
Lazzaro, l'Azienda Usl di Bologna - Distretto di San Lazzato, le
istituzioni scolastiche autonome statali e paritarie, i centri di
formazione professionale e le associazioni del territorio hanno
rinnovato la sottoscrizione dell'Accordo territoriale per
l'integrazione scolastica e formativa dei bambini ed alunni
disabili. L'accordo, che richiama le finalita' gia' sottoscritte
in ambito di accordo provinciale, individua alcuni obiettivi
territoriali, tra i quali:attuare a livello locale l'accordo
provinciale di programma, la L. 104/92 e le normative regionali
relative al diritto allo studio e al percorso per l'accertamento
di disabilita' e certificazione per l'integrazione scolastica di
minorenni, a partire dai bisogni e dalle risorse specifiche del
territorio; mettere in rete le risorse e i saperi presenti sul
territorio; definire metodologie condivise di incontro e di
comunicazione tra i diversi soggetti coinvolti; programmare
modalita' di sviluppo di progetti integrati scuola/territorio;
valorizzare la memoria storica dei processi dell'integrazione
attraverso la documentazione delle buone prassi presenti sul
territorio; valorizzare le esperienze di formazione congiunta che
i diversi enti presenti sul territorio sperimentano; favorire la
continuita' orizzontale e verticale, con particolare attenzione
ai momenti di passaggio da un grado educativo, scolastico e
formativo all'altro (anni ponte), attraverso la definizione di
procedure e tempistiche condivise.
"L'integrazione scolastica - si legge nell'accordo - non e'
prerogativa specifica di un settore o di un'Istituzione che con
la disabilita' si misura e si confronta, e' una questione che e'
propria della collettivita', l'integrazione del disabile e' parte
costitutiva dell'organizzazione e della gestione della scuola e
della comunita' piu' in generale. Ragionando d'integrazione ci si
rende conto che l'orizzonte non puo' essere ristretto alla
scuola, ma dovra', necessariamente, allargarsi il piu' possibile.
Il piano educativo individualizzato dovra' percio', sin dalla
scuola dell'infanzia, avere l'ottica del progetto di vita: un
progetto che e' prospettiva, che sceglie obiettivi orientati il
piu' possibile all'eta' adulta".
(Wel/ Dire)