(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 10 dic. - Il Codacons e
l'Associazione utenti radiotelevisivi annunciano di aver
presentato un esposto all'Autorita' per le garanzie nelle
comunicazioni contro lo spot del programma "Porta a Porta"
condotto da Bruno Vespa e trasmesso su Raiuno durante la messa in
onda del film Disney per bambini "Cenerentola". Dopo la scena del
ballo, nel momento in cui la protagonista perde la scarpetta, la
storia si interrompe per lasciare spazio alla pubblicita', tra
cui, come di regola, lo spot che presenta l'argomento di "Porta a
Porta", trasmissione in programma dopo la fine del film.
L'anticipazione curata da Bruno Vespa si intitolava "Chi protegge
i nostri figli" e presentava cosi' la puntata dedicata ai casi di
Yara Gambirasio e Sarah Scazzi. A detta del Codacons e
dell'Associazione utenti radiotelevisivi il messaggio
pubblicitario era pero' "un condensato ad effetto di pochi
secondi, in grado di generare apprensione tra i minorenni e gli
adulti intenti a seguire il capolavoro disneyano". Lo spot,
quindi, viene considerato dalle due associazioni "a dir poco
inappropriato, se si considera il target di pubblico che a
quell'ora era davanti la tv in attesa del finale del film". Prima
ancora dell'esposto all'Agcom, Bruno Vespa aveva commentato il
polverone sollevato dal proprio spot. "Proprio perche' sapevamo
di essere ascoltati da un pubblico particolarmente sensibile - ha
spiegato il giornalista - abbiamo accuratamente evitato ogni
riferimento forte alle vicende che hanno coinvolto Yara e Sarah.
Il titolo dello spot era: "Come difendere i nostri figli". E
questo purtroppo e' un tema all'ordine del giorno di tutte le
famiglie con figli pre-adolescenti e adolescenti che hanno visto
abbassarsi in modo inatteso le soglie di sicurezza verso limiti
sempre piu' difficilmente gestibili. Un tema squisitamente da
servizio pubblico". La parola adesso spetta all'Autorita' per le
garanzie per le comunicazioni.
(Wel/ Dire)