(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 10 dic. - Lamentano paghe troppo
basse, poco riconoscimento sociale e la difficolta' di lavorare
in strutture inadeguate con mezzi spesso scarsi. Ma restano
orgogliosi della loro professione. Non si rassegnano gli
insegnanti italiani: l'85% di loro ama il proprio lavoro ed e'
soddisfatto di stare in cattedra. E piu' del 60% e' pronto a
farsi mettere i voti, a farsi valutare. Negativo, invece, il
giudizio sulla riforma Gelmini, che incassa una sonora bocciatura
dal 75% dei docenti. A scattare la fotografia del corpo docenti
e' una ricerca che la Swg ha condotto per conto della Cisl Scuola
dal titolo, presentata oggi a Roma, dal titolo 'Energie per il
domani. La scuola italiana: valori e consapevolezza a servizio
dei giovani e del paese'.
L'ORGOGLIO DI STARE IN CATTEDRA - I prof non mollano, sono
consapevoli del loro ruolo sociale. Anche per questo, nonostante
i tagli e le paghe basse, l'85% di loro si dice orgoglioso di
stare in cattedra. Sono soprattutto i piu' anziani ad avere un
forte senso di appartenenza. I piu' giovani soffrono un po' a
causa della precarieta'. Davanti al cambiamento e all'innovazione
non tutti sono pronti a buttarsi a capofitto: il 23% dei docenti
e' 'tenace e virtuoso' e pronto a lanciarsi, il 26% resta
'timoroso', il 30% e' 'conservatore', i 'disincantati', secondo
lo studio, sono il 21%. Quanto al rapporto con i giovani, solo il
46% (59% nel Nordest) dei docenti crede nelle capacita' e nella
forza delle nuove generazioni. I ragazzi sono percepiti come
fragili, disorientati e impacciati. Ma la scuola e' pronta a
rimboccarsi le maniche per aiutarli. La nota dolente e', pero',
la busta paga: per il 51% e' insufficiente. Manca, poi, il giusto
riconoscimento sociale. E, secondo il 27% dei prof, scarseggiano
i mezzi e le strutture.
RIFORMA KO, 75% LA BOCCIA - Giudizio nettamente insufficiente
per il ministro Gelmini che incassa un voto medio di 3,6. Ben il
75% dei prof intervistati la boccia perche' "mette a repentaglio
la qualita' dell'offerta formativa". I motivi della bocciatura?
Per il 72% dei docenti le classi sono troppo numerose, il 54%
boccia il maestro unico alle elementari, il 31% non ha apprezzato
la riforma delle superiori. I tagli sono aspramente criticati.
ANCHE I PROF VOGLIONO LA PAGELLA - Il 66% degli intervistati
vuole l'introduzione della valutazione mentre solo il 26% e'
contrario. Sei docenti su dieci vedono di buon occhio l'idea di
legare la loro carriera a sistemi che consentano a chi fa piu'
dell'ordinario di emergere. Il 56% e' d'accordo anche a dare
stipendi piu' alti ai meritevoli. Ma non mancano alcune riserve:
non convince l'introduzione di meccanismi competitivi fra scuole
per migliorare la qualita' del sistema educativo.
(Wel/ Dire)