SCUOLA, OCSE: ITALIA MIGLIORA, STUDENTI CINESI AL TOP
GURRIA: 'RISORSE? VANNO MESSE LADDOVE FANNO LA DIFFERENZA'.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 7 dic. - I migliori sono i
15enni di Shanghai, al vertice di tutte le performance, ma anche
l'Italia migliora le sue prestazioni in lettura, matematica e
scienze. Lo spiega Angel Gurria, segretario generale dell'Ocse,
nell'introduzione al nuovo rapporto Ocse-Pisa, che raccoglie i
risultati ottenuti nel 2009 dai 15enni dei paesi aderenti nei
test internazionali standard effettuati dall'Organizzazione. Le
prove confermano che ci sono "ampie differenze" di risultati fra
paese e paese e "naturalmente il Pil pro capite influenza il
successo educativo- spiega Gurria-. Ma questo fattore spiega solo
il 6% delle differenze fra i risultati raggiunti dagli studenti.
Sull'altro 94% incidono le politiche educative". Insomma non
basta investire tanto, servono strategie adeguate. Per esempio,
continua il segretario, "il sorprendente successo di
Shanghai-China, che e' al top in ogni classifica (comprensione
del testo, matematica, scienze) dimostra cosa si puo' fare anche
con risorse economiche moderate. Piu' di un quarto dei
quindicenni di Shanghai e' in grado di affrontare problemi
matematici complessi e mettere in pratica le nozioni ricevute".
Nell'area Ocse solo il 3% degli studenti raggiunge questo tipo di
livello. E l'Italia? Il nostro paese migliora e "si avvicina alla
media Ocse". In ogni caso, spiega Gurria, i sistemi educativi che
ottengono le migliori performance sono quelli che affrontano "le
differenze fra gli studenti (capacita', interessi, background
sociale) con approcci personalizzati all'apprendimento". Un ruolo
strategico ce l'ha anche l'autonomia scolastica. Ma, soprattutto,
conta come si spendono le risorse che vanno messe "dove possono
fare la differenza". Nei sistemi migliori si "attraggono i
professori piu' talentuosi e si spende per la qualita' del corpo
insegnante".
(Wel/ Dire)
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