(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 3 dic. - "Al governo chiediamo
al piu' prestoil Piano nazionale per l'infanzia, che manca ormai
da cinque anni". Cosi' Vincenzo Spadafora, presidente di Unicef
Italia, al presidente della Camera, Gianfranco Fini, che
stamattina ha ricevuto a Montecitorio il rapporto dell'Unicef
"Bambini e adolescenti ai margini. Un quadro comparativo sulla
disuguaglianza nel benessere dei bambini nei paesi ricchi",
presentato in contemporaneain altre citta' del mondo
industrializzato. Per Spadafora, servono azioni concrete e
risorse a favore dell'infanzia in Italia.
"Tutte le proposte circolate anche alla Commissione bicamerale
per l'Infanzia non hanno una copertura finanziaria. Da questo
punto di vista discutiamo sul nulla se poi non ci sono le risorse
necessarie per realizzare gli interventi previsti dal piano.
Quando noi chiediamo politiche e interventi anche di tipo
economico da parte del governo evidentemente lo chiediamo perche'
poi la situazione reale e' di grande difficolta'".
Dai dati del rapporto emerge una condizione dei bambini
preoccupante, ha aggiunto Spadafora. "Come Unicef Italia lo
percepiamo perche' siamo molto sui territori - ha spiegato il
presidente di Unicef Italia -. Abbiamo una sede in ogni provincia
italiana e migliaia di volontari che lavorano per i bambini. Il
rapporto non fa altro che confermare questa nostra percezione e
darci attraverso dei dati chiari e precisi un panorama
complicato". A preoccupare maggiormente e' il tasso di poverta'
relativo. "Il nostro Paese rispetto ad altri paesi ha un tasso di
poverta' relativa molto alto. Vuol dire che rispetto alla
poverta' reale dei bambini nel nostro Paese, gli interventi che
il governo pongono in essere sono davvero minimo o comunque non
efficaci". Interventi necessari, quindi, che rispettino quanto
previsto dalle convenzioni internazionali. "La Convenzione
internazionale sui diritti dell'infanzia non e' una convenzione
che riguarda solo una parte dei bambini del mondo, ma riguarda
tutti i bambini, dobbiamo cominciare a porre un'attenzione
diversa sulla condizione dei bambini italiani".
Al presidente della Camera Fini, infine, l'Unicef Italia affida
con il rapporto, le speranza di interventi concreti. "Non c'e'
dubbio che e' il Parlamento a poter dare una svolta. Come Unicef
abbiamo molto apprezzato alcune posizioni e proposte del
presidente della Camera sulla cittadinanza, non ultima quella del
5 per mille che incide fortemente sulla chiusura di progetti in
Italia e nei paesi in via di sviluppo. Per questo confidiamo
nella possibilita' che alcuni progetti possano vedere un momento
concreto di realizzazione".
(Wel/ Dire)