LIBRO 'MAGI EDIZIONI' SULLA RINASCITA PORTATA AVANTI NELLE SCUOLE
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 3 dic. - Dal terribile trauma
alla rinascita, grazie al coraggio di 398 tenaci e coraggiose
maestre: 3.500 fra bambini e adolescenti de L'Aquila hanno
superato la paura e il dolore generati dal terremoto del 6 aprile
2009 cosi', facendosi guidare dalla mano forte e rassicurante
delle loro insegnanti. Le storie di questa guarigione collettiva,
guidata da un team di esperti dell'Istituto di Ortofonologia di
Roma (Ido), che per primo in Italia ha capito che la scuola
avrebbe potuto avere un ruolo sociale determinante nell'aiutare i
piu' giovani a oltrepassare la barriera dello smarrimento e del
terrore, sono diventate un libro-racconto dal titolo "Le 398
meravigliose maestre dell'Aquila" (Edizioni Magi), volume curato
da Federico Bianchi di Castelbianco e Magda Di Renzo,
rispettivamente direttore e responsabile del servizio di diagnosi
e valutazione dell'Istituto di Ortofonologia di Roma, e
direttrice della scuola quadriennale di specializzazione in
Psicoterapia dell'eta' evolutiva sempre dell'IdO.
"Progetto sperimentale per contrastare gli effetti del trauma
tramite la scuola": recita cosi' il sottotitolo del libro, che
pero' racconta ben piu' di un semplice 'esperimento'. Nelle quasi
300 pagine ci sono prima di tutto le vite palpitanti e desiderose
di tornare alla normalita' delle circa 400 maestre che si sono
fatte aiutare dagli esperti dell'IdO per avere la forza
necessaria a elaborare il loro lutto e dedicarsi anima e corpo ad
aiutare i loro ragazzi. E poi ci sono le storie dei 2.000 bambini
e dei 1.500 adolescenti che, in aule di fortuna, capannoni, tende
e palestre hanno ripreso a giocare e a sperare grazie ai loro
insegnanti.
Il progetto rientra nel programma 'L'Aquila torna a volare',
voluto dal ministero dell'Istruzione (Direzione generale per lo
studente, l'integrazione, la partecipazione e la comunicazione)
ed e' stato appunto realizzato dall'Istituto di Ortofonologia di
Roma. L'iniziativa, durata un anno, e' la prima nel suo genere ed
e' stata portata avanti nelle scuole primarie e secondarie della
citta' colpita dal sisma. Il libro racconta a chi non ha vissuto
in prima persona l'Aquila del dopo terremoto una verita'
importante, che non emerge dalle cronache: "Sono state le donne-
spiega Bianchi di Castelbianco- a consentire alla citta' di
sopravvivere e questo libro lo dimostra, lo dimostrano queste
maestre". Emblematica la storia di quell'insegnante che per tre
giorni si e' interrogata su come raccontare ai suoi bambini la
famosa storia dei tre porcellini. "Come faccio- si chiedeva- a
raccontare loro che la casa di mattoni reggera'?". Poi, in sogno,
la soluzione: la maestra raccontera' che esiste una quarta casa
nella favola, una casa "anti-sismica". I disegni dei bambini
contenuti nel libro raccontano la guarigione con i simboli.
All'inizio ci sono mostri e vulcani pronti ad esplodere, poi
appaiono ragazzini vincenti e frasi che raccontanto di un
terremoto sconfitto.
Per gli autori l'esperienza aquilana e' stata "un grande
privilegio, questa esperienza- spiegano Di Renzo e Bianchi di
Castelbianco- ha rappresentato un laboratorio di vita anche per
chi ha lavorato con questi insegnanti. La ricostruzione della
societa' aquilana parte dalla scuola perche' e' l'unico spazio in
cui e' possibile reimparare a vivere la normalita'. Le insegnanti
sono l'unico punto di riferimento in una realta' che ha perso le
coordinate e, in quanto donne, sono naturalmente capaci di
occuparsi del mondo affettivo". E le insegnanti dell'Aquila ce
l'hanno fatta.
(Wel/ Dire)