ALL'ULTIMO POSTO TRA I PAESI DELL'OCSE PER IL LORO BENESSERE.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 3 dic. - L'Italia e' all'ultimo
posto della classifica dei Paesi Ocse, insieme a Grecia e Stati
Uniti, per quanto riguarda il benessere dei bambini. In
particolare per la disuguaglianza che i bambini vivono
all'interno dei confini nazionali: alcuni restano sempre indietro
rispetto alla qualita' media della vita dei loro coetanei, hanno
piu' difficilmente accesso all'istruzione, stanno peggio di
salute, vivono in poverta'. Rispetto alla media dei 24 paesi
ricchi dell'Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo
sviluppo economico) dunque, messi a confronto, l'Italia e' al
penultimo posto davanti all'Ungheria per disuguaglianza di
bambini e adolescenti in tema di salute, e' al quartultimo posto
(seguono Austria, Francia e Belgio) per benessere nell'istruzione
e al quintultimo posto (seguono Polonia, Ungheria, Stati Uniti e
Slovacchia) per quanto riguarda il benessere materiale.
A fotografare un paese indifferente ai piccoli di eta', che
"tollera" piu' degli altri le disuguaglianze e non intraprende
azioni efficaci per colmare il divario e' il Centro di ricerca
Innocenti dell'Unicef di Firenze, istituito nel 1988 per
potenziare le capacita' dell'Unicef nell'attivita' di ricerca e
che oggi presenta il rapporto "Bambini e adolescenti ai margini.
Un quadro comparativo sulla disuguaglianza nel benessere dei
bambini nei paesi ricchi". Lo studio evidenzia che nei paesi con
disuguaglianze piu' elevate, come appunto l'Italia, i bambini
svantaggiati sono a rischio di rimanere al margine nella societa'
in cui vivono e restare lontani dai livelli di benessere normali
per il loro Paese.
Sono invece Danimarca, Finlandia, Paesi Bassi e Svizzera i paesi
dove le disparita' sono piu' contenute. "Le politiche economiche
e sociali hanno un ruolo importante nel contrastare il rischio di
esclusione", sottolinea il rapporto, e questi paesi "suggeriscono
il successo delle politiche di equita'". Anche se il rapporto
mostra che tutti i paesi hanno aree in cui devono migliorare.
Reddito. I dati derivano da inchieste e si riferiscono al periodo
2005-2008. L 'analisi delle disuguaglianze di reddito per i
bambini si basa sui dati sul reddito disponibile delle famiglie
con bambini da 0 a 17 anni (includendo nel reddito i
trasferimenti monetari pubblici agli individui e alle famiglie,
deducendo le imposte ed applicando fattori di aggiustamento per
tener conto delle economie di scala). Cio' premesso, la
disuguaglianza di reddito familiare per i bambini registra il
valore piu' basso in Norvegia, con i paesi nordici e i Paesi
Bassi che occupano sei delle prime otto posizioni. All'altro
estremo Italia, Canada, Spagna, Portogallo e Grecia sono i Paesi
con i piu' alti livelli di disuguaglianza nel reddito dei
bambini.
Condizioni abitative. Insieme a Ungheria e Stati Uniti, in Italia
i bambini svantaggiati vivono in condizioni peggiori rispetto
agli standard prevalenti nel loro Paese. In Islanda, Germania e
Svizzera gli standard sono molto omogenei e la disuguaglianza
abitativa, in termini di spazio disponibile, e' molto contenuta.
Risorse di base per l'istruzione: ci si riferisce a studenti di
15 anni e all'accesso a strumenti come dizionari, pc, internet,
un luogo silenzioso per studiare. L'Italia si trova in una
posizione intermedia, con livelli di disuguaglianza leggermente
inferiori alla media Ocse. Danimarca, Svizzera e Paesi Bassi
hanno i livelli di disuguaglianza piu' contenuti. Il divario piu'
grande e' in Grecia, Slovenia, Messico.
Benessere nell'istruzione. Si prende a indicatore la competenza
in tre ambiti: lettura, matematica e scienza (dati dai test Pisa
del 2006). Per competenze in lettura l'Italia e' al 22° posto su
23 paesi; nella matematica e' 19° su 24 paesi; nelle scienze e'
16° su 24. Emerge il profilo della Finlandia, che - evidenziano i
ricercatori - combina livelli di medi di eccellenza con alti
livelli di equita' distributiva.
Salute. Tre gli indicatori: per i problemi di salute (riferiti
dagli adolescenti) l'Italia e' al 20° posto su 24. Paesi Bassi,
Austria e Portogallo registrano livelli di disuguaglianze molto
contenute, oltre ad avere i livelli mediani di salute migliori.
Anche per la sana alimentazione l'Italia e' tra i paesi con
diseguaglianze superiori alla media (18° posto). Per l'attivita'
fisica intensa - praticata al di fuori della scuola - l'Italia
figura al 22° posto della classifica, seguita da Spagna e Francia.
(Wel/ Dire)