PER PRODURRE ALIMENTI BIOLOGICI E CULTURA FONDATA SULLA LEGALITÀ
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 29 apr. - Sono stati oltre 2
mila i ragazzi e le ragazze che durante il 2009 hanno lavorato
come volontari della campagna "E!State Liberi!" nelle terre
confiscate alle mafie. Un prezioso lavoro di supporto a
cooperative ed associazioni che promuovono il riutilizzo sociale
dei beni confiscati alla criminalita' organizzata. La
possibilita' di fare volontariato c'e' anche nel 2010. I giovani
potranno partecipare ai campi di lavoro delle 7 cooperative sul
territorio nazionale che fanno riferimento a "Libera" e che
producono prodotti alimentari biologici con il marchio "Libera
Terra". Tutto cio' e' reso possibile grazie alla legge 109/1996,
che permette la gestione delle strutture produttive e terreni
confiscati alle organizzazioni mafiose. Le localita' dove si
svolgono i campi sono soprattutto del Sud, nelle aree dove si
sono radicate la Mafia siciliana, 'Ndrangheta, Camorra e Sacra
corona unita ma non solo. Esistono anche altri territori
requisiti alle mafie in Piemonte, in Sardegna e in altre regioni
della penisola invase dalla 'piovra'.
L'obiettivo principale dei campi di lavoro in queste terre,
oltre ai momenti di lavoro volontario, e' la diffusione di una
cultura fondata sulla legalita' e sul senso civico che possa
efficacemente contrapporsi alla cultura della violenza, del
privilegio e del ricatto. Ai giovani e alle popolazioni si mostra
che e' possibile ricostruire una realta' sociale ed economica che
si fonda sulla cittadinanza attiva e sulla solidarieta'.
(Wel/ Dire)