FAMIGLIE MOROSE, MENSE VIETATE ANCHE A SAVONA E PADOVA
SCUOLA, PROVVEDIMENTI DAL PROSSIMO ANNO PER CHI NON È IN REGOLA.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 26 apr. - E ora anche Padova e
Savona. Dopo Montecchio Maggiore, Adro, Barletta, Verona e Isola
della Scala. E chissa' quanti altri casi ancora potrebbero
scoppiare. Continuano ad uscire, infatti, notizie di
amministrazioni che si trovano a tener lontani i bambini dalle
mense per 'punire' i soliti genitori morosi. Padova e Savona sono
le ultime uscite in ordine di tempo. Come scrive il Secolo XIX,
quotidiano ligure, le famiglie di Savona con figli alle scuole
materne ed elementari, insieme ai bollettini di pagamento della
mensa scolastica per le quote relative a gennaio e febbraio,
invece del solito messaggio burocratico sulle modalita' di
pagamento del servizio, si sono visti recapitare una nuova
lettera d'accompagnamento con un ultimatum: "Si informa che, come
da delibera della giunta comunale gli utenti che presentano dei
bollettini insoluti (da settembre 2007 ad oggi) non potranno
essere ammessi alla mensa dell'anno scolastico 2010/11".
"A Savona non succedera' mai come in altri comuni che i
bambini vengano umiliati con pane e acqua- ha provato a precisare
su il Secolo XIX l'assessore ai servizi scolastici Isabella
Sorgini- non vogliamo colpire i bambini ma soltanto quei genitori
che pensano di fare i furbi. Abbiamo solo messo delle regole, e
intendiamo farle rispettare, ripristinando la legalita'". Il
Comune, guidato da Federico Berruti del Pd, gia' nelle scorse
settimane aveva annunciato di non voler piu' tollerare morosita':
"Ci sono famiglie che per anni non hanno pagato- prosegue
Sorgini- a chi non paga inviamo tre solleciti poi l'iscrizione al
ruolo, ma spesso non succede nulla. Ma chi non paga per un anno
intero non avra' piu' diritto al servizio". Dai calcoli degli
uffici comunali, scrive il Secolo XIX, sono circa 500 utenti
morosi su 3.000 complessivi spalmati su due anni scolastici.
"Alcuni casi stanno rientrando- spiega Sorgini- direi un 15%
circa dei morosi, ma il nostro obiettivo e' recuperare tutti i
pagamenti insoluti, 135mila euro in tutto".
Da Savona a Padova. Anche il Comune guidato dal sindaco Flavio
Zanonato, esponente del Pd, ha deciso di vietare dal prossimo
anno scolastico le mense alle famiglie morose: obbligatorio
pagare gli arretrati entro agosto. Secondo quanto scrive 'Il
Mattino' di Padova troppi gli esonerati dalla retta, per questo
l'assessore Claudio Piron ha fatto intensificare i controlli.
Alla fine dell'anno 2008/09, riporta sempre il quotidiano veneto,
gli utenti esonerati risultavano 1.347 (su 6.649), ovvero il
20,2%: i pasti somministrati ammontavano a 1.431.975 pasti.
All'inizio dell'anno scolastico 2009/10 il numero di utenti e'
salito a 8.000. Claudio Piron e' l'assessore all'edilizia
scolastica e alle politiche giovanili. Intervistato da 'Il
Mattino' ha provato a spiegare i motivi della decisione
dell'amministrazione che dal primo settembre quindi escludera' i
bambini delle famiglie che non si metteranno in regola: "Vorrei
ricordare che stiamo parlando di un servizio a domanda
individuale. Che non e' l'obbligo scolastico- ha detto- Quello
che tocca al Comune e' assicurare ai ragazzi questo
diritto-dovere. Ma mangiare a scuola non e' un obbligo di legge.
Lo Stato mette a disposizione i docenti per il tempo pieno e il
tempo lungo, ma sulle mense si chiama fuori".
Il Comune, invece, pensa ai conti: "Quando facciamo il
bilancio dobbiamo assicurare la copertura di almeno il 36% del
servizio- spiega- Altrimenti la Corte dei Conti ci manda a
chiamare". Sembrano gia' esserci i primi risultati: "Su 1.493
domande di esonero pervenute quest'anno, abbiamo richiesto
chiarimenti a 290 persone. Ebbene 54 richiedenti non si sono piu'
fatti vivi, mentre 72 pratiche si sono concluse con esito
negativo. Altre 22 pratiche sono in via di perfezionamento-
conclude- Le restanti 142 domande sono state poi accolte".
(Wel/ Dire)
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