CROCIFISSO IN AULA, 30 GIUGNO ESAME DELLA GRANDE CAMERA
DALLA SENTENZA AL RICORSO, I PASSAGGI DELLA VICENDA.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 26 apr. - Il governo italiano e'
ottimista sul ricorso presentanto alla Corte dei diritti
dell'uomo di Strasburgo contro la sentenza riguardante
l'esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche. Il prossimo
30 giugno, ha fatto sapere oggi il sottosegretario alla
presidenza del Consiglio Gianni Letta, la Grande Camera della
Corte, "esaminera' il ricorso italiano"Risale allo scorso 3
novembre la sentenza della Corte europea dei Diritti dell'uomo
che ha detto 'no' all'esposizione dei crocifissi nelle aule
scolastiche. A fare ricorso era stata Soile Lautsi, cittadina
italiana originaria della Finlandia, che aveva cominciato la sua
battaglia a scuola, nel 2002, quando i suoi due figli
frequentavano l'istituto Vittorino da Feltre di Abano Terme,
Padova. Inutilmente, la mamma aveva chiesto alla dirigenza
scolastica di far togliere i crocifissi dalle aule in quanto
lesivi, secondo lei, della liberta' religiosa dei bambini e delle
loro famiglie. Dopo i 'no' della scuola il ricorso ai giudici,
prima (invano) in Italia, poi, nel 2006, a Strasburgo.
Lo scorso novembre i togati della Corte europea dei Diritti
dell'uomo hanno dato ragione alla Lautsi, affermando che la
presenza dei crocifissi nelle aule costituisce "una violazione
del diritto dei genitori ad educare i figli secondo le loro
convinzioni" e viola anche "il diritto dei loro figli alla
liberta' di religione". Per i giudici "non e' possibile non
notare" i crocifissi nelle aule, che possono condizionare gli
alunni. E se questo condizionamento puo' essere di
"incoraggiamento" per i bambini gia' cattolici, puo' invece
"disturbare" quelli di altre religioni. Il governo italiano ha
annunciato subito il proprio controricorso che e' partito il 29
gennaio 2010, e' stato accettato lo scorso 2 marzo e sara'
discusso il 30 giugno. Venerdi', l'Italia presentera' una propria
memoria.
(Wel/ Dire)
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