APPELLO PER TROVARE UNA NUOVA SEDE ALLA "CASA DI TUTTE LE GENTI".
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 22 apr. - Appello per trovare
una nuova sede alla "Casa di tutte le genti", il nido frequentato
in media da trenta bambini immigrati. L'asilo e' stato costretto
a chiudere perche' non aveva i requisiti idonei alla destinazione
d'uso. In attesa di trovare, nel piu' breve tempo possibile, una
nuova sede i volontari ospitano i bambini nelle loro case. "Se
non riusciamo a trovare un'altra sede adeguata le mamme di questi
bambini rischiano tutte il posto di lavoro perche' non sanno dove
portarli - dice Sebastiana Giuliano, una volontaria -. In tutto
questo tempo siamo stati per loro una risorsa molto importante
perche' si tratta di persone che non possono permettersi di
pagare nessun tipo di retta scolastica". Il contribuito economico
dei genitori, infatti, non basta a coprire tutte le spese di
gestione, e sono spesso gli stessi volontari a dare fondo ai loro
risparmi per mandare avanti l'asilo. La ricerca finora e' andata
a vuoto nonostante siano stati visitati almeno tre appartamenti.
"Purtroppo non appena diciamo l'attivita' che intendiamo svolgere
ci danno una risposta negativa - continua Sebastiana Giuliano -.
Nonostante cio' continueremo a cercare".
I bambini sono mauriziani, srilankesi, rumeni e ghanesi e hanno
da pochi mesi a dieci anni. Per un anno, numerose famiglie
immigrate hanno trovano nella sede della "Casa di tutte le
genti", un ex-garage di via Luigi Razza, nel popolare quartiere
della Noce, uno spazio in cui lasciare i loro figli durante
l'orario di lavoro. Ma con il tempo il numero dei bambini e'
cresciuto e la sede, aperta un anno fa, e' diventata sempre meno
adeguata. "Temevamo un controllo degli uffici sanitari - dicono i
volontari dell'associazione che gestisce l'asilo multietnico - E
abbiamo deciso di chiudere la sede in attesa di una soluzione
migliore. Ma non potevamo certo abbandonare le famiglie che gia'
vivono in condizioni precarie e che spesso non hanno una rete
familiare di supporto che li possa sostenere nella crescita dei
figli".
"Facciamo di tutto - dice Zenaida Boaventura, 51 anni di Capo
Verde, presidente dell'associazione - Ci sono mamme che hanno
storie molto difficili alle spalle. Che non sono riuscite a
iscrivere i bambini a scuola perche' non c'era piu' posto. Come
una mauriziana del Borgo Vecchio che ha trovato chiuse le
iscrizioni nella scuola del quartiere. E poi abbiamo anche
qualche donna a rischio di clandestinita' perche' non trova
occupazione e puo' perdere da un momento all'altro il permesso di
soggiorno. Ci diamo tutte da fare per andare avanti e lo facciamo
con passione, dedizione e pazienza. Offriamo gia' il nostro tempo
e la nostra professionalita' gratuitamente, ma non possiamo
andare avanti da sole".
Cio' che finora ha permesso la gestione di questa realta' e'
stato - secondo quanto riferisce Boaventura - "il principio del
mutuo aiuto tra mamme lavoratrici immigrate e palermitane attive
per la cooperazione e l'integrazione. Allo stesso modo sarebbe
auspicabile che il mondo dell'associazionismo, delle istituzioni
e dei privati cittadini si mobilitasse per aiutarci a dare una
risposta concreta e reale ai piccoli di cui ci prendiamo cura".
La nuova sede dovrebbe avere almeno di tre stanze, due bagni e un
cucinino. I bambini, infatti, pranzano in sede e nel pomeriggio,
soprattutto i piu' piccoli, riposano per un paio di ore. I
volontari della "Casa di tutte le genti" si possono contattare
inviando un'email a casadituttelegenti@libero.it o chiamando al
348 0523180 o al 328 1753722.
(Wel/ Dire)