(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 22 apr. - In cento, con
palloncini e magliette bianche, si sono ritrovati alle 11 circa
davanti la sede del Tribunale dei Minori di Roma in via dei
Bresciani, per il sit-in del Comitato Vittime della Giustizia
Minorile, organizzato dopo il 'blitz' di Latina dei giorni
scorsi, quando quattordici agenti sono stati impiegati per
provare a togliere alla madre il piccolo Antonio.
Tra i presenti c'erano membri della comunita' di Sezze, mamme
e papa' oggetto di sentenze simili, i parenti del bambino e, in
particolare, la zia materna, Federica Pappacena, giocatrice
dell'Aprilia Volley, insieme a tutto il suo team. "Sono qui
insieme alla mia squadra per dimostrare solidarieta' a mia
sorella Valentina (la mamma di Antonio) e a tutti coloro che
hanno subito sentenze ingiuste- ha detto Federica all'agenzia
Dire- Non e' giusto quello che sta succedendo, e' un abuso di
potere da parte del giudice, una cosa indecente. Manifestiamo
affinche' Antonio non venga tolto alla madre e rimanga con la sua
famiglia".
I partecipanti al sit-in, raggiunti in seguito anche da Stefano
Pedica, senatore e coordinatore del Lazio dell'Italia dei valori,
hanno consegnato ai passanti volantini per esprimere la propria
"contrarieta' al modus operandi del Tribunale, nei confronti
della parte piu' indifesa della societa'", che spesso applica
"provvedimenti traumatizzanti per i minori, come l'allontanamento
dall'unico genitore con il quale hanno un forte legame affettivo
e dalla scuola".
Il Comitato Vittime Giustizia Minorile, come ha spiegato la
portavoce, Roberta Lerici, ha consegnato al presidente del
Tribunale un appello, raccogliendo duemila firme in due giorni,
per "una giustizia minorile non violenta e per la casa famiglia
solo in casi estremi e non per prassi come avviene. Se c'e' un
genitore idoneo- ha commentato l'avvocato Lerici- e' un
provvedimento inutile, serve solo a creare degli 'orfani
artificiali'. Bisogna ascoltare di piu' i bambini, sono persone,
non oggetti".
(Wel/ Dire)