AFFIDO, "IL TRAUMA È QUELLO DEL DOPPIO ABBANDONO"
CASTELBIANCO: "DALLA MADRE NATURALE, POI DAI GENITORI AFFIDATARI"
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 19 apr. - Vengono prima, per la
legge, i diritti dei bambini abbandonati o quelli degli aspiranti
genitori? È la domanda che oggi si pone un articolo pubblicato
sul Corriere della sera e che riporta esperienze di genitori
"traditi" dalle istituzioni, che prima danno loro in affido i
piccoli e poi, per ottemperare agli obblighi di legge, li
riprendono per "assegnarli" a coppie che sono in attesa di una
adozione da piu' tempo o che hanno maggiori credenziali rispetto
ai genitori affidatari. Insomma, una burocrazia cieca, che mai
come in questi casi penalizza adulti e bambini. E cosi', sul sito
dell'associazione 'La Gabbianella', e' possibile leggere storie
di bambini affidati a coppie a pochi giorni dalla nascita e che
rimangono con loro magari fino ai due anni, per essere poi
consegnati ad altri genitori. Oppure bambini affidati a single,
che li tirano su fino a quando le istituzioni rinvengono dal loro
torpore e si accorgono della situazione. Oltre allo struggimento
dei genitori affidatari, in queste situazioni gli effetti sui
bambini sono devastanti.
"Il trauma che in questi casi si verifica e' quello del doppio
abbandono- spiega Federico Bianchi di Castelbianco,
psicoterapeuta dell'eta' evolutiva e direttore dell'Istituto di
Ortofonologia (Ido) di Roma- il primo riguarda quello della madre
naturale, il secondo quello dai genitori affidatari. Non e'
sempre vero che da un trauma del genere il bambino ne possa
uscire fuori, anche in eta' adulta". Il danno dunque e' enorme.
L'esperto prosegue: "Esiste, pero', anche un'altra realta' della
quale si parla molto poco: il caso in cui i genitori adottivi o
affidatari rifiutano il bambino. Il trauma e le dinamiche sono le
stesse, ma e' bene porre l'attenzione anche su questo aspetto".
Infine, l'invito di Castelbianco: "Agire con buonsenso, e' questo
il modo per dare equilibrio ai bambini che vengono dati in
adozione o affido, perche' se un genitore viene giudicato un buon
genitore per due anni, allora lo sara' per tutta la vita".
(Wel/ Dire)
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