BIMBA NIGERIANA UCCISA DALLA BUROCRAZIA A CERNUSCO SUL NAVIGLIO
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 12 apr. - Uccisa dalla
burocrazia. Sembra essere questa, infatti, la causa di morte
della bambina nigeriana di 13 mesi, deceduta i primi di marzo a
Cernusco sul Naviglio nel milanese. Le cause mediche sono ancora
tutte da verificare, ma la piccola, secondo la ricostruzione dei
genitori, sembra aver avuto grossissime difficolta' nell'accesso
alle strutture sanitarie a causa della tessera sanitaria scaduta.
Quando la notte del 3 marzo la piccola Rachel sta male, in preda
a violenti attacchi di vomito, i genitori (il padre con regolare
permesso di soggiorno, ma disoccupato da qualche giorno non aveva
potuto rinnovare il documento sanitario), chiamano il 118. Da
questo momento inizia l'odissea della famiglia. La bimba
trasportata al pronto soccorso dell'Uboldo di Cernusco sul
Naviglio, viene dimessa dal medico di turno dopo una visita di
appena sei minuti e i farmaci prescritti si rivelano inutili.
Alle due di notte la famiglia ritorna in ospedale perche' Rachel
continua a star male, ma il personale del pronto soccorso
risponde che non possono visitarla o ricoverarla perche' ha la
tessera sanitaria e' scaduta. Solo dopo l'intervento dei
Carabinieri, chiamati per allontanare il nigeriano che nel
frattempo aveva dato in escandescenza davanti al rifiuto dei
sanitari di ricoverare la figlia, la bambina viene ricoverata in
pediatria. Accade alle tre di notte, ma fino alle nessuno
visitera' Rachel e nessun farmaco le verra' somministrato. La
sera del giorno dopo, nonostante la flebo, le condizioni sono
gravi e a piccola di 13 mesi muore. I genitori della bimba hanno
presentato una denuncia per omicidio colposo a carico dei medici
dell'ospedale e la procura di Milano apre un'inchiesta con la
stessa accusa contro ignoti.
(Wel/ Dire)