COINVOLTI 54.000 ALUNNI IN L'EMILIA-R. E 8.000 NEL CAPOLUOGO
(DIRE - Notiziario Minori) Bologna, 12 apr. - Distribuire frutta
biologica nelle scuole elementari per combattere le malattie
cardiovascolari e l'obesita' infantile, problema che tocca il 30%
dei bambini emiliano-romagnoli. Si tratta di 'Frutta nelle scuole
- Nutrirsi bene, un insegnamento che frutta', progetto, voluto
dalla Comunita' europea e sostenuto dal Governo e dalla Regione
Emilia-Romagna, presentato oggi per la prima volta nella scuola
'Cesana' di Bologna. Sono coinvolti nell'iniziativa 54.000 alunni
dell'Emilia-Romagna, di cui piu' di 8.000 solo a Bologna.
"Fare comprendere ai bambini perche' mangiare frutta e verdura
fa bene alla salute", e' questo il motivo che sta alla base del
progetto, come ricorda la dirigente del ministero alle Politiche
Agricole, Caterina Cogliano, nella conferenza stampa in un'aula
della scuola elementare di via Guardassoni a Bologna. L'evento e'
stato presentato ufficialmente per la prima volta oggi nel
capoluogo emiliano ma coinvolge altre sette regioni e le province
autonome di Trento e Bolzano. Attraverso un finanziamento di 25
milioni di euro, l'attivita' copre circa il 38% delle scuole
elementari italiane e si realizza in 20 somministrazioni di
frutta biologica per istituto, ma anche giochi didattici sul tema
dell'educazione alimentare, performance teatrali, premi e gadget
"secondo un percorso ludico-pedagogico che tende a coinvolgere i
bambini per fare arrivare il messaggio anche ai loro genitori".
Attraverso la distribuzione di dvd, i docenti verranno formati
per poter guidare i ragazzi in queste attivita'. Sono previsti
una serie di appuntamenti con merende a base di frutta. In alcune
classi saranno installati dei computer, connessi col sito
governativo collegato all'evento, attraverso i quali gli alunni
potranno istruirsi sulle qualita' della frutta.
In Emilia-Romagna, dove sono coinvolte circa 300 scuole e 2.782
classi nel progetto delle merende di frutta, la gestione
dell'evento e' affidato a Apofruit, la piu' grande impresa
cooperativa del mercato ortofrutticolo italiano, nonche' maggiore
produttore di biologico in Europa. "Sono due anni che lavoriamo
per questo- continua Cogliano- e finalmente siamo arrivati alla
realizzazione", anche se non tutti i paesi dell'Unione Europea
hanno dato l'adesione. Anche il dirigente scolastico
dell'istituto, Giovanni Schiavone, e' soddisfatto e' ci tiene a
sottolineare che "si tratta di un'attivita' che fa parte
dell'offerta formativa della nostra scuola".
L'iniziativa si concludera' a maggio ma si guarda gia' al
futuro, "se dimostreremo di spendere bene le risorse- osserva il
direttore generale dell'assessorato all'Agricoltura in
Emilia-Romagna, Valtiero Mazzotti- potremo replicare l'esperienza
e stiamo gia' pensando a organizzare delle visite in fattorie o
alla creazione di orti biologici nei giardini delle scuole".
(Wel/ Dire)