(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 12 apr. - "Per il secondo anno
consecutivo il ministero dell'Istruzione, nella circolare sui
libri di testo per il prossimo anno scolastico, scavalca i
genitori e li relega a semplici acquirenti dei libri su cui
studieranno i loro figli. Quello delle famiglie e' un impegno di
spesa non indifferente, che giustifica appieno la previsione
normativa secondo cui sono i consigli di classe -con la
partecipazione dei genitori e degli studenti- e non i soli
docenti a proporre i libri di testo da adottare per l'anno
successivo." E' quanto si legge nella nota diffusa
dall'Associazione italiana genitori (Age), che prosegue: "Il
Testo unico sulla scuola, e prima ancora i decreti delegati del
1974, sono ben chiari nell'affermare che i rappresentanti dei
genitori sono membri a pieno titolo del consiglio di classe e lo
stesso i rappresentanti degli studenti nella scuola superiore, ma
la circolare sui libri di testo n. 23 del 4 marzo scorso si
preoccupa unicamente di definire il quadro di riferimento per le
scuole, per i docenti e per l'editoria scolastica." Secondo Age,
dunque, il ministero non si preoccupa della normativa vigente e
riconferma che si tratta da un lato di "armonizzare le proposte
degli insegnanti e le scelte delle scuole" e dall'altro "la
fruizione da parte degli studenti e la collaborazione dei
genitori". Questo, nonostante, "un rigurgito di consapevolezza -
prosegue la nota - che porta a dire che le adozioni non
esauriscono i propri effetti all'interno della scuola poiche'
hanno anche una ricaduta non indifferente sulle famiglie. Nella
scuola secondaria, infatti, chi effettua la scelta del libro di
testo, cioe' il docente, non coincide con l'acquirente che ne
sopporta il relativo costo." Per questo "i docenti sono tenuti
comunque a porre attenzione, per quanto possibile, anche al
contenimento del peso e al costo dei libri." L'Associazione
genitori italiani, poi, attraverso Rita Manzani Di Goro,
presidente Age Toscana ricorda che "molte scuole non informano
neppure i rappresentanti dei genitori che e' loro diritto
prendere visione dei libri di testo proposti dalle case editrici,
e nei consigli di classe ci si limita a chiedere l'adesione dei
genitori senza neppure invitarli a esprimere la loro opinione.
Come Associazione - prosegue Di Goro - sollecitiamo i
rappresentanti di classe a prendere parte attivamente alla scelta
dei libri di testo per il prossimo anno scolastico e chiediamo
alle scuole di rendere pubbliche le modalita' di consultazione
dei testi, una buona prassi attuata solo in alcune realta'
locali." Infine la nota invita "i genitori di scuola secondaria a
vigilare sul rispetto dei tetti di spesa e sul contenimento del
peso dei libri. L'adozione generalizzata di testi su CD, prevista
per legge a partire dal settembre 2011, ci sembra infatti troppo
avveniristica per costituire una soluzione immediata al problema
del peso: studiare sullo schermo del computer stanca la vista e
oltre tutto una parte delle famiglie non puo' neppure permettersi
di acquistarne uno."
(Wel/ Dire)