BRESCIA, UN BENEFATTORE PER ESCLUSI DA MENSA A SCUOLA
UN ANONIMO PAGA IL DEBITO DEI MOROSI, MA I 'REGOLARI' PROTESTANO
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 12 apr. - E, a sorpresa, spunto'
il benefattore. È rientrato cosi', con un gesto di solidarieta',
il caso dei bambini di una scuola elementare di Adro, provincia
di Brescia, tenuti fuori dalla mensa perche' le rispettive
famiglie risultavano morose. Un anonimo ha pagato il debito delle
famiglie rimaste indietro con i pagamenti. Felici i morosi, un
po' meno i 'regolari' che stanno protestando vivamente con il
sindaco.
A decidere l'esclusione dei piccoli 'morosi' dal pasto era
stata, negli scorsi giorni, la giunta comunale guidata dalla Lega
Nord. Una scelta che aveva suscitato numerose polemiche, cosi'
come era avvenuto, pochi giorni prima, anche a Montecchio
Maggiore (Vicenza) dove il sindaco leghista aveva messo a panini
imbottiti e acqua i figli dei non paganti. Oggi ad Adro, negli
uffici del sindaco, Oscar Lancini, si sarebbero dovuti incontrare
i rappresentanti della Cgil e delle Acli per risolvere la
questione mense. Le Acli avevano gia' dato la disponibilita' a
garantire, da domani, l'esborso economico per permettere ai
bambini piu' sfortunati di entrare in mensa. "Ma la riunione e'
andata deserta- racconta il sindaco Lancini all'agenzia Dire- ora
c'e' questo benefattore, quindi...". Cosa e' accaduto? Proprio
questa mattina, sul conto dell'associazione dei genitori che si
occupa della mensa e' arrivato un bonifico da 10.000 euro per
coprire il debito pregresso delle famiglie morose, che ammonta
precisamente a 9.900 euro. Con una lettera arrivata alla
presidentessa dell'associazione, il benefattore, oltre a chiedere
di rimanere anonimo, ha garantito la propria disponibilita' a
coprire l'eventuale debito che si potra' accumulare fino a fine
anno scolastico.
Tutto e' bene quel che finisce bene, dunque? "Non proprio-
sottolinea Lancini- perche' tutte le altre famiglie, quelle che
fino ad oggi hanno pagato regolarmente, affrontando anche
sacrifici per farlo, sono sul piede di guerra.
Mi hanno riferito che questa mattina davanti alla scuola c'e' un
assembramento di genitori che sono molto arrabbiati. Addirittura
nella notte sono stati messi degli striscioni di protesta, tra
cui uno su cui c'era scritto 'Mangiare pane a tradimento'. E poi
il problema non e' risolto, e' soltanto spostato. So bene che con
il nuovo anno scolastico il problema si ripresentera', per
intero".
Ma come e' scoppiato il caso mensa nel piccolo paesino di
Adro? All'inizio c'erano 42 famiglie morose, prevalentemente
stranieri. Poi, secondo il sindaco, si sarebbero aggiunti anche
alcuni italiani che avrebbero ragionato cosi': "Loro (gli
stranieri) non pagano, perche' noi si'?'". A marzo il boom delle
morosita': "Ci siamo trovati con 115 persone morose- continua il
primo cittadino- un buco da 16.000 euro con una proiezione di
50.000 per fine anno". Lettere di avvertimenti c'erano gia'
state. Dopo l'ultima il debito e' sceso a 9.000, poi a 8.600: "È
il segno che qualcuno ha fatto il furbo e qualcuno, invece, si e'
'infilato' tra i morosi per protesta". Entro la prossima
settimana "avremo un incontro con i genitori per dire le cose
come stanno. Non vogliamo contrapposizioni sociali. L'8% della
popolazione e' formata da extracomunitari, tutti in regola e
tutti lavoratori. Purtroppo, pero', c'e' chi va a dire loro che
possono mandare i propri figli a scuola senza pagare...".
(Wel/ Dire)
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