(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 12 apr. - Nell'ambito della
rubrica curata dall'Associazione nazionale presidi (Anp) per il
notiziario 'Dire Minori', pubblichiamo l'articolo su 'Tecnologie,
insegnamento e apprendimento', di Lamberto Montanari, dirigente
dell'Istituto comprensivo di Ozzano dell'Emilia (Bo).
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Quando si vogliono descrivere e rendere comunicabili le pratiche
didattiche e formative delle istituzioni scolastiche, e'
sicuramente necessario riferire anche le finalita' che guidano
coloro ai quali e' affidato il compito dell'educazione,
dell'istruzione e della formazione.
Ci sembra utile ricordare che una delle caratteristiche
principali della relazione educativa e' l'intenzionalita' che fa
dell'atto educativo, dell'insegnamento un evento mirato ad
obiettivi precisi e non improvvisato. L'intenzionalita' fa agire
l'insegnante con la consapevolezza, con la certezza di sapere
sempre quali sono i motivi per i quali si fa o non si fa una cosa.
Non sembra quindi inutile chiedersi quale sia il ruolo che
hanno avuto e che hanno le tecnologie nel sistema di istruzione,
nella didattica e nella formazione e quali debbano esserne
funzioni e usi.
E' evidente che si tratta di un ruolo dirompente, di un
impatto ancor piu' 'destabilizzante' di quello che significo'
l'ingresso e l'uso nell'insegnamento-apprendimento di quelli che
inizialmente venivano definiti i 'sussidi audiovisivi': allora,
ci si accorse ben presto che se lo strumento materiale poteva
essere definito sussidio, ben diverso era l'impatto che,
nell'insegnamento-apprendimento poteva avere il linguaggio delle
immagini, in tutte le sue possibili articolazioni espressive e
tecnologiche.
Senza soffermarsi a ricordare quali siano i diversi tipi di
apprendimento o quale sia la qualita' degli stessi, quando la
trasmissione di informazioni, di concetti e quindi di saperi
avviene attraverso il linguaggio visivo, e' possibile per
analogia comprendere il gigantesco patrimonio di possibilita' che
con le tecnologie multimediali abbiamo a disposizione.
Nel nostro Paese moltissime famiglie usano strumenti
multimediali, dai diversi tipi di pc ai telefoni cellulari. Si
tratta, nella maggior parte dei casi, di un utilizzo non
intenzionalmente organizzato e, quindi, non necessariamente
finalizzato all'acquisizione di saperi. Spesso si tratta di un
impiego funzionale ad esigenze che attengono alla vita quotidiana
della famiglia; altre volte di un uso di tipo genericamente
comunicativo o consumistico-consolatorio: dai videogiochi, alle
comunicazioni via chat; fino ad arrivare a un impiego a volte
compulsivo, gia' da tempo oggetto di studi che ne segnalano
inquietanti conseguenze personali e sociali.
Qual e' dunque il compito, il dovere di una scuola che deve
ritrovare il suo ruolo centrale nel favorire l'apprendimento, la
promozione culturale, l'innovazione? Si tratta di settori
diversi, che impongono importanti interventi nei diversi ambiti
del mondo della scuola. Per le tecnologie multimediali sono
indispensabili luoghi adatti, se si vuole dispiegarne al meglio
le potenzialita'; ma ancor prima servono gli strumenti: la scuola
deve possedere, ovviamente, gli oggetti, l'hardware necessario.
Il lungo percorso che ha portato oggi la maggior parte degli
Istituti a possedere una dotazione adeguata, oltre ad avere e a
considerare indispensabile la rete telematica, ha avuto un
impulso notevolissimo con i piani di sviluppo informatico degli
anni Novanta.
Fondamentale e' stato ed e' il processo di formazione dei
docenti, oltre che di tutto il personale della scuola, che ha
vinto, attraverso una capillare e sistematica diffusione di
conoscenze ma soprattutto di capacita' e competenze, le paure e i
pregiudizi antimodernisti o pseudoromantici (che in alcuni rari
casi ancora sopravvivono). Pregiudizi secondo i quali le
tecnologie in genere, e quindi gli strumenti multimediali,
sarebbero orpello inutile per una concezione del sapere, tutta
spirito e niente materia (neppure virtuale), evocando quasi il
tempo e la nostalgia per la penna d'oca e il calamaio.
La formazione dei docenti deve, quindi, trasmettere la
consapevolezza che l'utilizzo degli strumenti multimediali non e'
limitato all'arricchimento successivo, alla somministrazione post
del sapere o dei saperi. Non deve rappresentare un valore
aggiunto, ne' mai un sussidio che affianca contenuti e concetti,
ma e' invece la forma stessa della disciplina specifica, della
materia di insegnamento.
La distinzione ora e' infinitamente articolata e complessa,
viene condivisa con altre discipline, con altre materie, perche'
gli strumenti multimediali possono contenere i piu' diversi e
disparati linguaggi nello stesso supporto.
Siamo lontani anni luce da quella definizione di sussidio come
strumento che si aggiungeva, si sommava, in un momento
successivo, o comunque distinto, dall'insegnamento tradizionale.
Infine, l'uso delle tecnologie multimediali
nell'insegnamento-apprendimento deve essere praticato con l'
intenzionalita' richiesta ad ogni seria attivita' formativa.
Nella scuola del terzo millennio l'utilizzo di questi
strumenti non puo' che diventare prassi diffusa, consolidata e
quotidiana, non connotata cioe' dalla occasionalita'. In questo
senso, ad esempio, un uso corretto e sapiente di uno strumento
come la LIM (lavagna interattiva multimediale), puo' concorrere
all'obiettivo di promuovere l'unitarieta' del processo cognitivo.
Con queste premesse, la scuola secondaria di primo grado 'Ozzano
Emilia' ha partecipato al bando ministeriale denominato Cl@ssi
2.0 e si e' classificata prima fra le 12 scuole dell'Emilia
Romagna.
Come noto, il bando che ha lanciato l'innovazione recita:
'L'intento dell'iniziativa e' quello di realizzare ambienti di
apprendimento adatti ad un utilizzo costante e diffuso delle
tecnologie nella quotidianita' scolastica, al fine di verificare
in un triennio, come e quanto l'impatto possa intervenire nei
processi formativi in un'epoca di trasformazioni dei linguaggi
della comunicazione e della diffusione dei saperi. La
realizzazione di un ambiente nuovo per l'apprendimento offre
anche l'opportunita' di individuare strategie che coniughino
l'innovazione nella programmazione didattica con i modelli di
organizzazione delle risorse umane, strutturali ed
infrastrutturali delle istituzioni scolastiche'. Con analoghi
intenti il nostro Istituto lavora, dai primi anni '90 alla
creazione di spazi idonei, acquisendo strumenti e, quindi,
dotandosi di un sito connesso ad Internet. Il sito, realizzato
nel 2000, inizialmente era dedicato solo alla scuola media; dopo
l'istituzione dell'Istituto comprensivo, che comprende scuola
dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado, si e' esteso
anche agli altri ordini di scuola.
Il sito web dell'IC di Ozzano dell'Emilia
(http://icozzano.scuole.bo.it) risiede su un server Linux
installato all'interno dell'Istituto stesso. E' connesso ad
Internet attraverso una linea ADSL. Attualmente raccoglie la
documentazione dell'Istituto per oltre 8 Gb; altri 3 Gb,
soprattutto di contenuto multimediale, risiedono su di un server
esterno che ha una banda maggiore rispetto a quella scolastica.
La volonta' che ha portato alla realizzazione del sito, con i
successivi aggiornamenti ed implementazioni, e' stata quella di
mantenere memoria e quindi documentazione delle attivita' piu'
significative realizzate all'interno dell'Istituto, che consta di
8 sezioni di scuola dell'infanzia in tre plessi, 30 classi di
scuola primaria in tre plessi e 13 classi di scuola secondaria di
primo grado in un plesso.
All'interno dell'area 'lavori dei ragazzi' sono contenuti
materiali e documenti prodotti dagli alunni dei diversi ordini di
scuola fin dal 1995. Ciascun plesso gestisce autonomamente una
propria area.
Si possono trovare aree comuni di informazione, aggiornate
quotidianamente, che permettono a docenti, alunni e famiglie di
ricevere, in tempo reale, informazioni relative al funzionamento
della scuola.
Il sito e' uno strumento quotidiano di lavoro per docenti ed
alunni. Si sono cercati in rete strumenti gratuiti e flessibili
per agevolare l'organizzazione della vita scolastica e favorire
tutta la comunicazione, interna ed esterna: circolari e
comunicati, prenotazione dell'uso dei laboratori didattici,
gestione ed uso della biblioteca interna, prenotazione dei bus
scolastici per le visite guidate... Fondamentale lo spazio
dedicato all'uso di una piattaforma on-line (Moodle) a supporto
di attivita' didattiche e di documentazione di progetti.
Nell' home page del sito http://icozzano.scuole.bo.it, sulla
sinistra, vi e' un elenco di specifiche aree tematiche: struttura
e organizzazione dell'istituto comprensivo; funzionamento delle
reti dell'istituto; tecnologie didattiche; corsi on-line e quindi
materiali didattici da scaricare e utilizzare.
La stessa piattaforma, usata in modo non convenzionale, gestisce
da quattro anni, una caccia al tesoro telematica abbinata alla
tradizionale 'giornata del libro', che coinvolge in modo
verticale alunni dalla seconda classe di scuola primaria fino
alla terza della secondaria. L'uso della piattaforma permette
anche di condividere registri di alcune discipline, il cui
accesso e' riservato agli alunni della classe ed ai loro genitori.
Quando ci chiedono quale sia l'obiettivo che ci siamo posti
quando abbiamo deciso di valorizzare al meglio l'uso delle
tecnologie di cui disponiamo, rispondiamo che la multimedialita'
che ci consentono diviene sapere, formazione; diviene cultura!
(Wel/ Dire)