DISEGNO DI LEGGE ALLA CAMERA: SARANNO LE REGIONI AD ASSUMERE
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 8 apr. - La Lega Nord vuole gli
albi regionali dei docenti, con l'obbligo di residenza sul
territorio per chi chiede l'iscrizione e l'impegno a non chiedere
trasferimenti, in caso di assunzione (che avviene attraverso una
prova anche questa regionale), per cinque anni. Nei concorsi per
i posti a tempo indeterminato, poi, avranno piu' punteggio quegli
insegnanti che dimostreranno di aver operato con continuita' in
una data regione per almeno tre anni.
Forte del risultato ottenuto alle ultime consultazioni
elettorali, il Carroccio riparte dalla difesa del territorio e
dei posti di lavoro. Per mettere un freno alla trasmigrazione di
prof da regione a regione (soprattutto dal Sud al Nord, con
conseguenti perdite di posto per i 'locali'), la deputata Paola
Goisis, segretaria in commissione Istruzione alla Camera, ha
presentato una proposta di legge che affida alle Regioni tutta la
partita del reclutamento degli insegnanti, ma, piu' in generale,
tutta la gestione del personale scolastico, dai professori,
passando per Ata e presidi. "Basta con l'equazione docente uguale
personale statale", si legge nell'introduzione alla proposta
Goisis che sta sollecitando l'attenzione di altri colleghi della
Lega e che preme l'acceleratore sull'applicazione dell'articolo V
della Costituzione.
Politicamente la proposta di legge del Carroccio e' anche uno
sgambetto al partito di Berlusconi: in Parlamento, alla Camera,
la Pdl Valentina Aprea, che presiede la commissione Istruzione,
aveva presentato gia' una riforma del reclutamento dei docenti e
degli organi collegiali delle scuole che era stata affossata
proprio dai leghisti, la scorsa estate, perche' non era stato
inserito un test di cultura del territorio da far fare ai docenti
neo assunti.
Ora il Carroccio recupera gli stessi temi e li rilancia
ripartendo da una legge propria. "Abbiamo presentato una proposta
di legge- spiega Goisis- che prevede nuove norme per il
trasferimento delle funzioni amministrative centrali e
periferiche alle Regioni, oltre al reclutamento, l'organizzazione
e l'inquadramento del personale scolastico nei ruoli regionali e
l'attivazione di autonomi livelli di contrattazione collettiva
integrativa regionale".
REGIONI ASSUMONO PROF, ARRIVANO ALBI TERRITORIALI - Il ddl
della Lega prevede che la gestione del personale scolastico (dal
reclutamento al trattamento economico) passi in mano alle
Regioni. Lo Stato girera' le somme necessarie direttamente alle
realta' territoriali. Appositi uffici regionali sostituiranno
quelli attuali dell'amministrazione scolastica, gli Uffici
scolastici regionali e provinciali. Le scuole dovranno comunicare
alle Regioni quanti posti vacanti hanno a tempo indeterminato e
determinato, dati che serviranno per il reclutamento. I docenti,
per poter essere assunti, dovranno iscriversi in appositi albi
regionali distinti per ordine di scuola. Per accedere serviranno
la laurea magistrale e l'abilitazione all'insegnamento. Ma anche
la residenza in uno dei comuni della Regione. Un modo per
scoraggiare gli spostamenti continui da un territorio all'altro.
L'albo conterra' i dati dei docenti, il voto ottenuto al test di
ingresso (una prova che riguardera' anche, tra l'altro, il Titolo
V della Costituzione e le nuove autonomie regionali), la
residenza.
I NUOVI ORGANI COLLEGIALI DELLE SCUOLE - Con la proposta Goisis
cambia anche la governance delle scuole che va riformata dagli
anni Settanta. Gli organi diventano: Consiglio dell'istituzione,
collegio dei docenti, dirigente scolastico. Le scuole saranno
dotate di autonomia statutaria, avranno una carta dei servizi a
garanzia degli utenti e dovranno raccordarsi con il territorio.
Le scuole saranno finanziate dalle Regioni. Ma i contributi
potranno arrivare anche dalle famiglie, da enti pubblici, privati
e soggetti esterni. Le scuole avranno autonomia finanziaria.
Quanto ai curricula, anche qui si sente l'impronta Lega: "le
istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado utilizzano una
parte del curricolo obbligatorio per la costruzione di percorsi
interdisciplinari dedicati alla conoscenza del territorio di
appartenenza, dal punto di vista storico, culturale, ambientale,
urbanistico, economico, sportivo".
(Wel/ Dire)