RAPPORTO ANCI: IN AUMENTO I COMUNI CHE LI PRENDONO IN CARICO
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 8 apr. - Sono stati 1023 i
Comuni italiani che negli ultimi tre anni hanno preso in carico
minori stranieri non accompagnati, l'85% di loro concentrato in
sole 93 citta'. È uno dei dati contenuti nel terzo rapporto
dell'Anci, l'associazione che riunisce i Comuni italiani.
L'indagine, attraverso le risposte di quasi 5800 enti locali, ha
fotografato la situazione sul territorio nazionale, in perenne
evoluzione a causa dei cambiamenti che hanno interessato il
fenomeno dei minori non accompagnati nell'ultimo triennio. A
prendere in carico i minori non accompagnati sono principalmente
le citta' con piu' di 100 mila abitanti (47,5%), ma anche i
Comuni medi che ne hanno accolti il 23,2%, e quelli medi e
piccoli (13,7%).
Inoltre, sono in aumento sia i Comuni che offrono prima
accoglienza in strutture di pronto intervento con permanenza
breve (da 30 a 51 amministrazioni nel 2008), sia i Comuni che
gestiscono i servizi nella fase di seconda accoglienza in
comunita', case famiglia, ecc. (da 30 a 46, per un totale di
3.841 minori assistiti). Dai numeri si coglie sicuramente la
portata di questa accoglienza. Alla fine del 2008 sono stati 93 i
Comuni che hanno preso in carico l'85% dei minori stranieri non
accompagnati arrivati in Italia: una cifra in crescita rispetto
al 2006, quando il 75% del totale dei minori contattati o presi
in carico era distribuito in sole 39 realta' comunali.
Nel 2008 sono stati 7216 i minori presi in carico, un dato che e'
sostanzialmente rimasto stabile - ma in lieve calo - rispetto ai
due anni precedenti: dai 7870 nel 2006 ai 7216 dell'anno scorso
(-8,3%). Questo nonostante la flessione registrata tra il 2006 e
il 2007 (-29,6%, pari a 2.327 minori), legata al fatto che i
minori rumeni e bulgari sono nel frattempo divenuti comunitari.
Sino al 2006, infatti, i minori soli provenivano principalmente
dall'Albania (in calo), dal Marocco (stabili) e dalla Romania.
Quest'ultimo era il gruppo in crescita esponenziale, diventati un
terzo del totale dei minori presi in carico e accolti in
prima/pronta accoglienza e un quarto di quelli inseriti in
seconda accoglienza, dal 2007 non rientrano piu' nella
definizione di "minori stranieri non accompagnati" perche'
diventati cittadini europei. Cosi', nell'intervallo 2006-2008
sono i minori afghani il gruppo con la crescita piu' impetuosa
(+170%), seguiti da quelli che arrivano dai paesi africani
fortemente vulnerabili o in conflitto (Nigeria, Somalia, Eritrea,
ecc.) e dunque potenziali richiedenti asilo, ai quali si
aggiungono coloro che provengono dall'Egitto. Questo fatto
determina un aumento dei minori soli nelle zone di frontiera o
nelle aree di primo arrivo: Veneto, Marche, Friuli Venezia
Giulia, Puglia e Sicilia.
(Wel/ Dire)